Benvenuti nel Blog

Percentuale di archiviazioni per i reati di cui agli artt. 388, 570, 572, 612bis (Stalking): oltre il 50% (fonte: Procura della Repubblica di Roma)
Percentuale di False Denunce per Stalking: oltre il 50% (fonte: Ministero dell'Interno)
"Lo Stalking in Italia è una legge giusta, ma spesso usata per fini strumentali" (Barbara Bresci, Magistrato)


Il fenomeno delle False Accuse di Stalking e dell'uso strumentale della legge è una REALTA' SCOMODA di cui ancora non si parla.
Se siete Vittime di False Accuse di Stalking raccontate le vostre esperienze e testimonianze.
Pubblichiamo le vostre storie, link esterni di informazione e contenuti inediti.
Contatti: vifast.italia@gmail.com vifast.associazione@gmail.com
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venerdì 21 settembre 2012

PETIZIONE RACCOLTA DI FIRME PER LA MODIFICA DELLA LEGGE SULLO STALKING art612bis PER IMPEDIRE LE FALSE ACCUSE DI STALKING



Articolo 50 - Costituzione Italiana
Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.




Parte la prima raccolta di firme per chiedere la modifica della legge sullo Stalking in modo da impedire che vengano agite False Accuse.
Per firmare la petizione:
1) clicca il link sottostante
2) inserisci i tuoi dati e la tua mail. L'email deve essere valida al fine di poter convalidare la tua firma, che altrimenti verrà annullata.
Puoi inoltre diffondere e condividere la petizione aiutando gli altri a venirne a conoscenza affinchè quante più persone possibile la firmino.
Se vuoi aggiungere qualcosa commenta o scrivici vifast.italia@gmail.com
FIRMA LA PETIZIONE:


"Il fenomeno delle false accuse di Stalking a fini strumentali è in continua crescita, ed è riconosciuto anche in ambito forense e da alcuni magistrati.
Le false accuse di stalking sono una forma di abuso gravissima e subdola.
Le false accuse di stalking SONO Stalking.
La legge sul 612bis così come è si presta a strumentalizzazioni da parte di persone che muovono false accuse e non garantisce i diritti dell'imputato vittima di false accuse, è quindi necessari cambiarla sia per tutelare le vere vittime di stalking alle quali vengono in questo modo sottratte delle risorse (lavoro delle forze dell'ordine, indagini ecc.) sia per dissuadere soggetti in malafede dall'agire azioni legali strumentali ed isolare i casi di false accuse.
La gente che viene condannata in tutti e tre i gradi di giudizio è costretta a ricorrere alla Corte Europea di Strasburgo dove l'Italia è gia stata sanzionata diverse volte per questo.
Anche il fenomeno della "False Victimization Syndrome" è riconosciuto all'estero e documentato da bibliografia e studi specifici.

Numerose persone fanno denunce con false accuse di stalking per i motivi più disparati: tra i più comuni vendette, richieste economiche di risarcimenti per ipotetici danni subiti, allontanamento dei figli dal genitore non affidatario nelle cause di separazione.
E' importante per tutta la collettività che questa legge venga rivista e modificata al più presto in modo che non possa più venire strumentalizzata per muovere false accuse perchè questa legge così come è è pericolosa per tutti.
Le denunce per le false accuse di stalking ed i processi che ne derivano , oltre a mettere nei guai e devastare con questa forma di abuso infamante emotivamente, psicologicamente ed economicamente persone innocenti, impegnano tempo e risorse che le forze dell'ordine potrebbero dedicare a indagare e perseguire i veri stalker e ad aiutare le vittime di vero stalking; non chè sono uno spreco di soldi pubblici della comunità.
Le modifiche che sarebbero necessarie sono:
1) Obbligo dell'ammonimento. Molte persone vittime di false accuse sono state arrestate in attesa di giudizio.
2) Obbligo per chiunque presenti una denuncia per Stalking di sottoporsi a perizia psichiatrica. Ciò permetterà di appurare se il denunciante sia veramente "vittima" e che tipo di danni psicologici ed emotivi abbia veramente subito da parte del presunto stalker nel caso in cui il denunciante sia realmente una vittima di stalking; e di evidenziare eventuali disturbi psicotici della personalità e/o eventuali tentativi e forme di rendere dichiarazioni mendaci e strumentali se invece non lo è.
3) Possibilità per l'imputato di richiedere una perizia psichiatrica per chi lo accusa in qualsiasi momento del processo.
4) Obbligo per chi presenti una denuncia per Stalking di fornire PROVE OGGETTIVE di quello che dichiara. Allo stato attuale ci sono sentenze come la 42953/11 che affermano che, per l'irrogazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento all'abitazione della persona offesa, possono essere considerate sufficienti, ai fini della configurabilità dei gravi indizi di reità, anche SOLO LE INFORMAZIONI rese da quest'ultima.
Un altra sentenza, la 42953 del 21.11.2011 dice che:
La sussistenza dei gravi indizi si fonda sulle dichiarazioni della persona offesa che, come è noto, possono essere assunte, anche da sole, come prova della responsabilità della persona accusata, non necessitando le stesse di riscontri esterni.
In pratica chi fa una denuncia per stalking può DIRE QUALSIASI COSA e FARE QUALSIASI ACCUSA perchè basta la sua parola. E' facilmente intuibile che formulare false accuse di stalking contro chiunque sia facilissimo. In questo sta la pericolosità di questa legge: chiunque puo essere accusato di stalking con false accuse che non necessitano di essere provate.
5) Impossibilità per chi fa una denuncia per stalking di rimettere querela.
Secondo l'art 376 del codice penale ritrattare la denuncia annulla il reato di "Falsa testimonianza" e simili, ma non quello di calunnia.
Chi fa delle false accuse di stalking invece deve poter essere perseguito anche per FALSA TESTIMONIANZA"


IL FENOMENO DELLE FALSE ACCUSE DI STALKING E' IN AUMENTO. IL FENOMENO DELLO STALKING VERO E' IN AUMENTO A SUA VOLTA. LE VITTIME DI FALSE ACCUSE SI LAMENTANO, LE VITTIME DI STALKING SI LAMENTANO, MA QUESTA LEGGE CHE COSA HA COMBINATO????


STALKING: PERCHE' LA LEGGE ATTUALE E' INEFFICACE

Il fenomeno dello stalking è un problema grave e quotidiano: 1 italiano su 5 ne è vittima.
A poco o a nulla è valsa la legge del 2009 che introduce l’articolo 612-bis nel codice penale e che recita così: “« Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita ».
Purtroppo le cronache di questi mesi sono testimoni dell’inefficacia di tale legge, poichè per il substrato psicologico che sta alla base di tali atti persecutori, la coercizione può solo peggiorarne l’esito.
Infatti,ogni giorno c’è una donna che muore (l’86% delle vittime è donna) o viene gravemente ferita per mano del suo ex-marito, fidanzato, spasimante.
La domanda che devono farsi oggi i professionisti della salute mentale è “ Perché di stalking si continua a morire?”
La risposta sta, a mio avviso, nella possibilità di attivare veri e propri T.P.O (Trattamenti Psicologici-Psicoterapici Obbligatori) che prendano in carico lo stalker.
Una volta ho avuto modo, parlando con un Giudice, di avanzare questa mia idea e mi sono sentita rispondere che non si può agire in maniera coercitiva “perché non si può fare la radiografia ai pensieri della gente”. Insomma come a dire” Non è sicuro che l’ammazzerà!”

Purtroppo le percentuali dicono l’opposto : il 20% degli omicidi ha avuto come premessa un atteggiamento persecutorio sfociato in violenza fisica.
E’ molto probabile che se lo stalker venga costretto piuttosto che ad allontanarsi dalla vittima , ad avvicinarsi al proprio mondo interiore tramite un percorso riabilitativo, le idee fisse e le ossessioni man mano cessino.
A mio avviso è imprescindibile un recupero delle persone sotto il profilo psicologico, in quanto gran parte degli stalker presenta una struttura di personalità patologica, che impedisce di elaborare e superare un abbandono e di vedere l’altro come persona e non come mero oggetto del desiderio.
Con mia gradita sorpresa ho avuto modo di leggere un articolo dove si parlava di una sorta di esperimento condotto a Roma, dal 2007 dall’Osservatorio Nazionale Stalking in cui ad essere “recuperato” era proprio lo stalker. Il percorso gratuito ha permesso la risocializzazione del 40% degli stalker: un successo che fa auspicare in un futuro migliore, in cui la molestia e la violenza fisica ad opera di chi soffre psicologicamente in maniera profonda, sia solo una rara eccezione e non una squallida quotidianità.
Si sollecita l’apertura di centri d’ascolto per cosiddetti “presunti autori” anche in tutte le altre regioni d’Italia e permettere finalmente di estirpare lo stalking con la prevenzione e il recupero direttamente sullo stalker, l’origine della violenza.
Dott.ssa Laura Muscarella

(Fonte: psinfantile.com)

UN ALTRA STORIA (la solita storia) DI FALSE ACCUSE DI STALKING TRA EX

Giuseppe, un altra persona arrestata per False Accuse di Stalking.
“ma occorre anche dire
che ci sono tante persone stronze
che pur di farla pagare
al loro ex partner
lo accusano ingiustamente di Stalking.” IO FACCIO PARTE DI QUESTI…HO AVUTO UNA RELAZIONE CON UNA DONNA SPOSATA PER 5 ANNI QUANDO GLI HO DETTO CHE ERO STANCO E TRONCAVO DEFINITIVAMENTE MI HA DENUNCIATO PER STALKING… HA TROVATO PERSONE COMPIACENTI TIPO FRATELLO COGNATA AMICA HA ARCHITETTATO IL TUTTO E IO NON POSSO DIFENDERMI…LA LEGGE DICE CHE NON CONTA CHE NOI AVEVAMO UNA RELAZIONE PROVATA MA CONTANO SOLTANTO GLI EPISODI CHE LEI DICE (COSE FALSE )… INDAGINI DA PARTE DEGLI ORGANI COMPETENTI NESSUNA, CONTROLLI NESSUNO, LEI SI INVENTAVA SITUAZIONI SEMPRE CON LA SOLITA AMICA E COGNATA FINO AD ESSERE ARRESTATO PERCHE’ AVEVO LE RESTRIZIONI MA RIPETO IO NON GLI HO FATTO NULLA…(MOTIVAZIONI DELL ARRESTO: PASSAVA E MI GUARDAVA INSISTENTEMENTE, SI FERMAVA DAVANTI AL BAR MENTRE ANDAVO A LAVORO) IO PENSO SE GLI ANDAVO DIETRO COME DICEVA DOVEVA CHIAMARE I CARABINIERI E CONFERMARE IL FATTO, FACILE DIRE E METTERSI DACCORDO CON UN’AMICA…. DOPO LA DENUNCIA MI HA SCRITTO DECINE E DECINE DI MESSAGGI SU FB MI CONTINUAVA A DIRE LE PEGGIO COSE PER LA LEGGE NON HANNO VALORE….LEI HA DICHIARATO KE LA NOSTRA RELAZIONE E’ FINITA NEL 2007 COSA NON VERA PERCHE’ NOI CI VEDEVAMO TUTTI I GIORNI E LEI VENIVA A CASA MIA 1 O 2 VOLTE A SETTIMANA PROVATO DALLA VIDEOSORVEGLIANZA E DAI VICINI MA PER LA LEGGE CONTA SOLTANTO CIO’ CHE LEI SI E’ INVENTATO E IO MIO DEVO DIFENDERE SU CIO’ CHE LEI E I SUOI COMPARI HANNO ARCHITETTATO…E TUTTO CON RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI… PENSO IL MIO CASO SIA UNICO…


(Giuseppe, fonte: achuisle.wordpress.com)

RECENTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHE RIBADISCE COME BASTINO ANCHE SOLO DUE (2) TENTATIVI DI CONTATTO A CONFIGURARE LO STALKING. QUESTA LEGGE E' ASSURDA E PERICOLOSA PER TUTTI.


Per la Cassazione (quinta sezione penale) si “configura il reato di stalking anche se le molestie avvegono tramite ripetuti contatti telefonici”.
I Giudici di Piazza Cavour, con sentenza n. 14997 del 18 aprile 2012, hanno respinto il ricorso presentato da un 45enne piemontese che era stato condannato dalla Corte d’Appello di Torino per i reati di maltrattamento e di atti persecutori nei confronti della moglie.
La difesa dell’uomo lamentava in particolare che nella sentenza di condanna non si fosse tenuto conto dell’incapacità di intendere e di volere dell’uomo dovuto all’abuso di alcol ma con la citata sentenza la Corte ha tolto ogni dubbio stabilendo che “non è rilevante ai fini dell’esclusione o dell’attenuazione della colpevolezza il fatto che il molestatore telefonico fosse ubriaco”
Altro significativo aspetto analizzato dagli ermellini in questa sentenza riguarda la durata della molestia ai fini della configurabilità del reato e dunque della punibilità del reo, a tal proposito la Corte, ha chiarito che “il reato di cui all’art. 612 bis c.p. non richiede una particolare durata temporale delle condotte, essendo sufficiente la mera reiterazione delle stesse, ravvisabile anche nella commissione di due episodi di minaccia o molestia".
Quindi se litigate con qualcuno non chiamatelo o cercatelo DUE VOLTE per chiedere delle normali ed umane spiegazioni o chiarimenti, perchè per la legge è STALKING.
L'articolo 612bis permette inoltre una forma di Violenza sulle Donne LEGALIZZATA!
E' molto importante sostenere e firmare la petizione per la modifica della legge sullo Stalking che si trova qui:
http://www.avaaz.org/it/petition/Modifica_della_legge_sullo_Stalking_612bis_per_IMPEDIRE_IL_FENOMENO_DELLE_FALSE_ACCUSE_DI_STALKING_1
UNA LEGGE DEL GENERE METTE A RISCHIO LO SVOLGIMENTO DI TUTTI I RAPPORTI INTERPERSONALI TRA INDIVIDUI.


domenica 9 settembre 2012

LE FALSE VITTIME DI STALKING - Il fenomeno delle False Vittime di Stalking nella letteratura specifica

Nel volume " Lo stalking tra necessità politico-criminale e promozione mediatica" di Anna Maria Maugeri si segnala ed analizza anche il fenomeno delle FALSE VITTIME DI STALKING. essendo uno dei pochi che menziona la False Victimization Syndrome.
Che il fatto che esistano persone che si fingono Vittime di Stalking, ai quali è di fatto consentito dalla legge sul 612bis di formulare delle False Accuse, cominci a essere finalmente riconosciuto è una cosa positiva.
Anche se sembra che per adesso del fenomeno si parli solo nella letteratura specifica: in gran parte americana e inglese sono la letteratura e la bibliografia sulla FALSE VICTIMIZATION SYNDROME (FVS), la Sindrome da Falsa Vittimizzazione, così come gli studi sul fenomeno (Inghilterra ed Olanda).
In Italia ovviamente arriviamo sempre dopo, quindi stiamo ancora a "Caro Babbo"........... e la gente VITTIMA delle False Vittime di Stalking viene intanto processata, condannata, arrestata, spogliata dei suoi soldi per le spese legali, depredata del suo denaro laddove gli si chiedano i danni.
Intanto però nel volume della Maugeri si incomincia ad ammettere che:

"Gli studi in materia hanno rilevato soggetti che pretestuosamente affermano di essere stati molestati con menzogne consapevoli [...] per soddisfare dei bisogni psichici o additittura soggeti che fingono o, perlomeno, esagerano dei comportamenti sgraditi per approfittarne e ottenere indennizzi economici in procedimenti legali; talora i molestatori accusano la vittima di molestie per danneggiarla (spesso per vendetta) [...]"


Il materiale è protetto da Copyright e non puo essere qui integralmente riportato, lo potete trovare e leggere a questo link cliccando QUI:

http://books.google.it/books?id=WnjC73jp178C&pg=PA153&lpg=PA153&dq=fenomeno+delle+false+vittime+di+stalking&source=bl&ots=CBWFibOZKz&sig=DDI_d0s6o0QVL5hFerW-tQCz4xw&hl=it#v=onepage&q=fenomeno%20delle%20false%20vittime%20di%20stalking&f=false


sabato 8 settembre 2012

NATASCIA BERARDINUCCI, DIARIO DI UNA STALKER - La storia di Natascia, secondo il suo accusatore e il tribunale che l'ha condannata la "ex socialmente pericolosa"

Natascia Berardinucci è stata una delle prime donne condannate per Stalking in Italia.
Incensurata, infermiera, attiva nel sociale e nel volontariato, viene ARRESTATA IN ATTESA DI GIUDIZIO (cioè PRIMA del processo) in seguito alle accuse che le sono state mosse dall'ex compagno con il quale si doveva sposare  e messa successivamente in ospedale psichiatrico.
Malata di parkinson giovanile e chiaramente incompatibile con il sistema carcerario riesce ad uscirne solo dopo che la deputata radicale Rita Bernardini fa un interrogazione parlamentare sul suo caso.
Ma questo non le evita la condanna in tutti e tre i gradi di giudizio.
Natascia non ci sta e porta la sua storia all'attenzione dell'opinione pubblica e dei media, giornali, emittenti televisive, compare anche in un servizio de "Le Iene".

Dal ricorso alla Corte Europea di Strasburgo di Natascia:
 La ricorrente Natascia Berardinucci nata a Pescara il xxxxxxx, residente in xxxxxxxxx, è infermiere, dipendente dell’ Azienda SanitariaLocale
n. 2 - Lanciano xxxxxxxxxx dal 1.9.2000 ad oggi, 
ARRESTATA IL 30.11.2009 SENZA AMMONIMENTO

per i reati di cui agli articoli 612-bis (atti persecutori)nei confronti dell'ex convivente, un 
imprenditore di Atri, in seguito all’ordinanza applicativa di misur cautelare aggravato
dalle decisioni del P.M. del Tribunale di Teramo Laura Colica, benché incensurata fino
ad allora, con una condotta di vita giudicata da tutti encomiabile. L’istante è affetta
da una forma precoce di “Parkinson giovanile” diagnosticato nel 2005 dall’Istituto
Neurologico Carlo Besta di Milano, e se non curato bene può rendere difficile ogni
movimento. La malattia non le ha impedito di conseguire un diploma di Laurea in
Scienze Infermieristiche, un Master in Strumentista di Sala Operatoria, un Master in
Medicina Tropicale, un Master in Management e Coordinamento Infermieristico e di
impegnare il proprio tempo in associazioni di volontariato. La Malattia di Parkinson è

un disturbo del cervello che porta a tremori e difficoltà a camminare , il movimento e la
coordinazione. Il "parkinsonismo" si riferisce a qualsiasi condizione che coinvolge i tipi
di movimento cambia nella malattia di Parkinson. Parkinsonismo può essere causato da
altri disturbi (chiamato parkinsonismo secondario ) o alcuni farmaci. I sintomi possono
essere lievi in un primo momento.

All’Ospedale xxxxx xxxxx le prescrivono un medicinale appartenete alla classe dei dopamino agonisti, il pramipexolo prodotto dalla xxxxxxxx con il nome commerciale di xxxxxxxx.
Piano piano s’insinuano comportamenti e condotte inaspettate, prima dell'assunzione del sopra indicato farmaco, mai riportati nel foglietto illustrativo del xxxxxxxx, pur essendo provato in letteratura scientifica, sin dai primi anni dello scorso decennio, che l'assunzione del predetto farmaco potesse essere la causa oggettiva del cambio di personalità della stessa: si sveglia la notte per mangiare e per giocare al gratta e vinci on line, arriva a perdere circa 40 mila euro, diventa bulimica e aggressiva. 
Nessuno tiene conto di informare i pazienti che hanno preso quel farmaco dal 2005 al 2007 dei possibili rischi che può arrecare: shopping compulsivo, gioco d'azzardo compulsivo, ipersessualità e iperbulimia. Solo dopo tre richiami dall'Emea (Agenzia Europea del farmaco) la casa farmaceutica che lo produce riporta nel bugiardino alcuni effetti collaterali devastanti che coinvolgono tutti quelli che sono i sensori dell'appagamento e della felicità. 
Si è vista privata della libertà personale per cause non riconducibili alla propria natura e volontà, con un danno economico, e d’immagine, oltre alla difficoltà di riallacciare normali rapporti di colleganza che nel tempo si erano già incrinati a causa dell'eccessiva impulsività mostrata nei confronti dei colleghi, nei periodi di assunzione del xxxxxxxxxx. 
Rientra in quel 9% secondo la Prof. Flavia Valtorta : “La dimostrazione che gli effetti del xxxxxxxx nell'indurre disturbi del controllo degli impulsi erano presenti in letteratura già nei primi anni dello scorso decennio”, “la nota dell'ente regolatorio europeo sui medicinali del'ottobre 2004 che invitava a segnalare, la possibilità di sviluppo di alterazioni patologiche della libido (una forma di disturbo del controllo degli impulsi) nel foglietto illustrativo”, “la nota dell'Ente regolatorio europeo sui medicinali del febbraio 2005 che invitava a segnalare la possibilità di sviluppo di gioco d'azzardo patologico nel foglietto illustrativo”, “Il foglietto illustrativo del xxxxxxxx del 2006 in cui questi effetti collaterali ancora non erano segnalati”, “Il riferimento a letteratura che include i precedenti psichiatrici tra i fattori predisponenti allo sviluppo di gioco d'azzardo con I'uso di xxxxxxxxx”, “
Questo significa che, se si ritiene che un paziente abbia una suscettibilità personale allo sviluppo di questi disturbi, a maggior ragione deve essere avvertito di questo rischio”."

Nel corso del processo il tribunale vuole interdirla e farla dichiarare "socialmente pericolosa" predisponendo numerose perizie nell'arco di pochi giorni, sempre negative. 
Ancora dal ricorso a Strasburgo di Natascia:

“circa la valutazione della pericolosità sociale della Sig.ra Berardinucci occorre fare le seguenti considerazioni, innanzitutto va considerato che la condotta di vita del reo è apparsa nella norma prima dei fatti contestati; infatti la stessa …s’è distinta sia negli studi conseguendo tre master di primo livello ( in strumentista di sala operatoria, master primo livello in coordinamento e management infermieristico per le funzioni di coordinamento università de l’aquila, corso di perfezionamento in malattie tropicali Brescia), da studente lavoratore e impiegando il proprio tempo libero col Cives (infermieri per l’emergenza) e col Cottolengo Mission Hospital, Kenya in azioni umanitarie internazionali! La sintomatologia compulsiva è legata al gioco d'azzardo è stata riscontrata adistanza di circa tre anni dall’inizio delia stessa terapia dopaminergica. La condotta contemporanea del reato appare inficiata dal quadro psicopatologico scompensato, scaturito un comportamento anomalo dall’ex convivente per cui è stato avviato il provvedimento in oggetto … benché non si ravvisi una pericolosità criminogenetica, in senso stretto non avendo avuto in passato di nessun comportamento analogo verso altre persone o azioni
criminose in genere rivolte verso terzi.”


Ma il dubbio rimane uno: riuscirà tutto questo a restituire un po di giustizia a Natascia?





LA FALSA ACCUSA DI STALKING E TUTTO QUEL CHE NE CONSEGUE DALLA PARTE DELLA VITTIMA DI FALSE ACCUSE - Una Vittima di False Accuse di Stalking parla della sua esperienza con l' ONS (Osservatorio Nazionale Stalking)

Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com

"Sono stata accusata INGIUSTAMENTE di Stalking e quindi conosco bene la "devastazione" emotiva e psicologica che una falsa accusa puo generare.
Non posso quindi non condividere molte delle idee riguardo alla "debolezza" di questa legge e alla facile strumentalizzazione che ne puo essere fatta da parte di tante persone in malafede.
Ma proprio perchè ho vissuto in prima persona questa esperienza e quindi non ho NESSUN INTERESSE ne VOGLIA di difendere ostinatamente la posizione delle presunte vittime, credo di essere nella condizione giusta per rassicurare circa la professionalità e la buona fede del presidente dell' ONS*
Da parte sua ho trovato apertura e disponibilità... e questo nonostante la mia vicenda non rientrasse sicuramente nei classici canoni (stalker vs vittima) e non si presentasse minimamente utile ai fini di un eventuale mercificazione o un eventuale "sbandieramento forzato" della 612bis.
Credo che se da parte dell'ONS ci fosse stato un sottile intento di MANIPOLAZIONE o di "FAVOREGGIAMENTO DI GIUSTIZIA SOMMARIA" io sarei stata "messa in un angolo" insieme alle mie idee e alle mie "scomode verità".
Ma non è stato così!
Da vittima di calunnia (mi considero tale) vorrei quindi ringraziare il dott. Lattanzi per la sua attenzione ed il suo aiuto psicologico... [...] mettere a tacere i calunniatori [...] tra l'altro permetterebbe di dare più spazio e voce alle vere vittime.
NON E' VERO CHE LE FALSE DENUNCE PER STALKING SONO FACILMENTE SMASCHERABILI,
visto che l'ammonimento [l'ammonimento? e chi lo conosce? qui si viene subito processati, in alcuni casi perfino arrestati senza vedere nessun ammonimento N.D.R:] viene emesso senza indagini e che un avviso di garanzia può arrivare al querelato anche dopo un anno e mezzo dalla querela, quando lui potrebbe non avere più prove a sua discolpa.
Riguardo all'ammonimento, non viene emesso in base a prove. Non richiede indagini (ossia raccolta di prove) ma accertamenti sommari eseguiti in base ad un istanza della parte offesa.
E questo io lo considero un grave limite anticostituzionale di questa legge. E' solo il mio parere, ma un parere fondato. In questo senso SO QUEL CHE DICO.

Una falsa denuncia fa vivere un incubo pari allo Stalking... Perchè una falsa denuncia E' Stalking!



Massimo rispetto per chi subisce lo Stalking [lo Stalking vero, non quello finto denunciato da squilibrati N:D:R:]... GIUSTO... nessuno vuole negarlo (e in più non si dice altro da anni), ma non sottovalutiamo il peso delle false denunce limitandoci a dire che sono facilmente smascherabili [ma quando mai? se questa legge è fatta in modo che chiunque può andare in tribunale a rendere dichiarazioni e testimonianze mendaci? E per l'imputato è anche difficile, se non impossibile, introdurre altri testimoni che non sono in lista testi per fronteggiare le false dichiarazioni di chi lo accusa? perchè le false dichiarazioni le sentite una volta in aula, non prima, quindi vi è di fatto impedito anche di citare i trestimoni più adatti o giusti a smentire questo o quello. non sempre i testimoni adatti o giusti sono presenti in lista testi dato che voi non potete sapere che cosa dichiarerà il vostro accusatore una volta in udienza. lo potrete sentire, appunto, solo una volta in udienza. e se in base a quel che dice aveste dei testimoni utili a contraddirlo e/o a provare/documentare il contrario non potrete a quel punto più citarli N.D.R.] ... perchè NON è COSI!!!
Ci sono stati addirittura arresti in flagranza di persone poi assolte....Finite dentro con una calunnia.
E i tempi per dimostrare la propria innocenza sono quelli (tanto lunghi) che le vittime lamentano per "l'uscita dal loro incubo". I tempi sono lunghi per tutti!
In quel tempo anche chi resta ai domiciliari da innocente e/o in "attesa di giudizio" scatta per qualsiasi cosa.. anche per "un uccellino che si posa sul ramo"....

Aggiungiamo l'aspetto economico: le "vittime" lamentano spesso di non potersi permettere un avvocato (mi pare di averlo letto da più parti) [e il gratuito patrocinio che fine ha fatto???? non lo sanno le vittime che c'è il gratuito patrocinio se uno non puo permettersi un avvocato? alle vittime di stalking gli va in ogni caso meglio che a noi: noi paghiamo per delle accuse FALSE, almeno loro pagano per delle accuse vereN.D.R.].
Che io sappia una querela sporta oralmente ai carabinieri non costa nulla!
L'indagato invece è OBBLIGATO per legge ad avere un avvocato, quindi per difendersi da una falsa denuncia si paga! 
Ringraziando Dio esiste il reato di calunnia [esiste si, ma anche qui non ci sperate perchè sembra essere uno sconosciuto dato che molte false accuse si risolvono spesso con una condanna, e se vi condannano non potete denunciare per calunnia chi vi ha fatto false accuse N.D.R.] e avendo prove in mano i ruoli durante le indagini possono capovolgersi [durante le indagini? a processo iniziato magari, se siete fortunati ed il vostro avvocato è bravo N.D.R.]. 
Ciò non toglie che ormai si è avviata una macchina nella quale il calunniato magari non avrebbe mai voluto entrare. le spese legali che ha anticipato per difendersi dalla calunnia potrebbe non vederle mai più risarcite senza costituirsi parte civile [ma soprattutto perchè, più realisticamente, se ti condannano come fai a costituirti parte civile?? N.D.R.]. e anche in quel caso se il calunniatore è un nullatenente potrebbe non vederle MAI risarcite. 
Soldi e tempo persi per i "disturbi mentali" di una finta vittima e stress a non finire. 
Direi proprio che la vita non è facile neanche per le vittime delle "finte vittime"".

* Osservatorio Nazionale Stalking - Sportello Telefonico 06.44246573 attivo dal lunedì al venerdì ore 10:00/19:00

Fonte: stalking.it




martedì 28 agosto 2012

LE VOSTRE STORIE - La storia di "Valeria": tra tante vittime di STALKING FINTO una vittima di Stalking Vero


Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com


Valeria è una vittima di Stalking VERO e la sua storia costituisce un esempio di che cosè il VERO STALKING, non l'ipotetico Stalking che dice di avere subito che muove False Accuse.
Che anche qui non mancano: ad un certo punto la sua persecutrice ha tentato di fare passare Valeria stessa per la stalker.
Quindi Valeria non solo si trova a dover fronteggiare la perdita del suo amato compagno, ma deve anche subire delle pesanti molestie prima, durante e dopo.
NIENTE A CHE VEDERE CON UNA PERSONA CHE FINGE DI ESSERE VITTIMA E SI INVENTA DELLE FALSE ACCUSE DI STALKING.

"Carissima,  ti racconto la mia storia.Vorrei l'anonimato perche' il solo pensare che quella maledetta, con uno dei suoi tremila account possa leggere e possa tornare alla carica, mi fa stare davvero male.
Convivevo col mio uomo da 10 anni, un amore con la A maiuscola...lui odiava facebook e i vari social network ma, nel 2008 ho avuto la bella idea di convincerlo a iscriversi. Maledetta me.
Dopo qualche mese lui mi dice che una tizia che aveva conosciuto nel 1972 quando abitava in un'altra regione, su facebook l'aveva rintracciato (lui aveva un cognome rintracciabilissimo, era forse l'unico ad averlo in Italia)...beh, io contenta, gli dico che pure io ho trovato vecchi ex compagni delle elementari..
questa mi richiede l'amicizia.. che male c'e'? e' amica sua e la accetto.Inizio della fine... comincia a dirmi che lei era sempre stata innamorata di lui (dal 72?), che lo dovevo lasciare......  inizia a contattare tutti i miei amici, a minacciarli e a ripetere la storia che lei e lui stavano insieme da 45 anni.
Tieni presente che, dal 72 lui poi si era trasferito a Roma, nel frattempo si era sposato, aveva avuto due figli, si era separato e viveva con me, che stavo sul suo stato di famiglia, dal 2001...   
poi comincia a condividere il mio profilo con pesanti insulti a me e alla mia professione...... morale della favola le faccio chiudere ben 4 account per gravi offese... e lei li riapre....
Lui sempre piu' angustiato, con sto telefono che, una sera, ha toccato l'apice di 180 piccoli squilli nel giro di un'ora con l'anonimo.. era lei...per avere un chiarimento e dirle di smetterla ho la malaugurata idea di darle il mio numero di telefono...
Arimaledetta me: a parte l'invasione di email su facebook...( ho tutto conservato, dagli sms alle mail).....lui sempre piu' agitato, poveraccio, il fratello mi confida che gli era salita la pressione una sera che non c'ero che lei lo aveva tartassato e lui l'aveva dissuasa grandemente dicendole di non rompere piu' i cosidetti... aveva pregato suo fratello di non dirmi nulla, aveva paura, per quanto son fumina, che avrei preso la macchina e mi sarei sciroppata i 470 km che ci separano per menarla.......
iIl 26 gennaio 2011 lui si sente male, lo trovo a terra in cucina...dopo 4 giorni e' venuto a mancare.
La persona che ci disturbava non sapeva nulla tanto che, anche in ospedale, con lui in coma, continuava a tempestarci di sms....il 4 febbraio (tutto documentato), all'apice della disperazione, le scrivo una email su facebook maledicendola ampiamente..... la cretina non sapeva che lui fosse morto e mi risponde che avrebbe riferito tutto a lui... lascio perdere....
Non sapendo come sapere che fine avesse fatto lui, a marzo, visto che era stata invitata a smetterla anche dal figlio di lui che viveva con noi e che sapeva la storia, ha la bella idea di telefonare al fratello del mio compagno che, essendo a conoscenza della situazione, le annuncia che lui e' morto e viene mandata a quel paese ancora una volta.
Non mi dilungo a raccontarti che altro ha fatto, mi ha fatto passare a me per la stalker, pubblicando cose false e ritoccate e, in ultimo, dice in giro che lei era la vera moglie di lui...ora, a meno che lui non avesse un elicottero privato di cui sconoscevo l'esistenza, sta pazza mi deve dire quando l'ha visto, visto che lui non si e' mai inventato scuse strane, il sabato e la domenica stava con me cosi' come nelle feste comandate...
Ho saputo dopo che lui l'aveva rifiutata.......ma ormai era troppo tardi.
Se devi pubblicare, ometti il mio nome per favore, sono in depressione reattiva da un anno.
Un abbraccio"

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