Benvenuti nel Blog

Percentuale di archiviazioni per i reati di cui agli artt. 388, 570, 572, 612bis (Stalking): oltre il 50% (fonte: Procura della Repubblica di Roma)
Percentuale di False Denunce per Stalking: oltre il 50% (fonte: Ministero dell'Interno)
"Lo Stalking in Italia è una legge giusta, ma spesso usata per fini strumentali" (Barbara Bresci, Magistrato)


Il fenomeno delle False Accuse di Stalking e dell'uso strumentale della legge è una REALTA' SCOMODA di cui ancora non si parla.
Se siete Vittime di False Accuse di Stalking raccontate le vostre esperienze e testimonianze.
Pubblichiamo le vostre storie, link esterni di informazione e contenuti inediti.
Contatti: vifast.italia@gmail.com vifast.associazione@gmail.com

sabato 29 settembre 2012

FALSE VICTIMIZATION SYNDROME. personalità e motivazioni della Falsa Vittima



La FALSE VICTIMIZATION SYNDROME si verifica in soggetti che cercano di convincere gli altri di essere vittime di Stalking attraverso l'invenzione di fatti mai accaduti e di circostanze mai verificatesi per ristabilire un rapporto e/o ottenere attenzione.
Gli individui che presentano queste caratteristiche possono anche presentare i criteri per il Disturbo di Personalità Istrionico (DSM-IV, 1994)

In questi casi molto frustranti lo Stalker puo credere di essere la vittima. A volte denuncia anche la sua vittima di averlo pedinato........
In questi casi il vero stalker è di solito quello che ha iniziato i contatti, anche se non sempre è così.
In realtà questo tipo di stalker soffre di una grave mancanza di autostima.
Si sente molto inferiore alla vittima, che ammira molto, anche se raramente lo ammetterebbe.
Questi stalker, credendo di essere inferiori o respinti da quelli che ammirano di più (o essendolo realmente) iniziano molestando e seguendo le vittime, diffondendo chiacchiere, tenendo sotto controllo e in molti casi tramando vendette.
Nella FALSE VICTIMIZATION SYNDROME lo stalker è estremamente manipolatorio.
Molto spesso convince se stesso e gli altri che la colpa è della vittima, quando in verità la vittima spesso non avrebbe avuto alcun contatto o conoscenza dello stalker se lo stalker non avesse per primo iniziato una campagna contro di lei.
Spesso la vittima fa delle denunce alle autorità per cercare di difendersi da questo tipo di stalker.
Spesso delirante e sempre irrazionale, quando messo di fronte ai fatti questo stalker razionalizzerà e manipolerà tutto quello che potrà e ignorerà anche domande dirette, al fine di preservare la sua fantasia di essere la vittima.
Egli darà il via a conflitti e malintesi, per poi cercare di rigirarli a suo favore nel tentativo di attirare attenzione positiva per se stesso.
Vuole, in poche parole, essere come la sua vittima e quando sente che non ne è all'altezza il suo scopo diventa quello di affossare la sua vittima.
A volte questo significa semplicemente cercare di rovinare la reputazione della sua vittima attraverso la diffusione di menzogne e dicerie.
Altre volte questo significa per la vittima una denuncia con False Accuse di Stalking.




     

venerdì 21 settembre 2012

SE GLI AVVOCATI, PERFINO LORO, VITTIME DI FALSE ACCUSE VANNO AD INCATENARSI SOTTO AI TRIBUNALI...... CHE DEVE FARE LA VITTIMA DI FALSE ACCUSE DI STALKING CHE E' UNA PERSONA COMUNE?

Accusato di stalking da tre donne, avvocato si incatena davanti al tribunale di Torre


«Sto subendo da due anni una persecuzione giudiziaria e spero, perché ho ancora fiducia nella magistratura, che non sia considerato colpevole prima che sia emessa sentenza e senza che si sia proceduto contro chi ha calunniato e dichiarato il falso».
Francesco Grimaldi, avvocato di Scafati, questa mattina si è incatenato all’esterno del Tribunale per protestare contro una serie di vicende giudiziarie, a suo dire illegittime.


Accusato di stalking nei confronti di due sorelle, lui sostiene di «essere in possesso di prove schiaccianti, che nemmeno vengono prese in considerazione dal pubblico ministero, sulle falsità dichiarate dalle presunte vittime».


(fonte: metropolisweb.it  26/07/2012)
La domanda che ci si pone è: ma se succede anche agli avvocati............ ma allora come e cosa possiamo fare noi vittime di false accuse di stalking che siamo comuni cittadini?Perchè i PM non prendono in considerazione le PROVE che ha l'accusato??Chi ci tutela dalle false accuse durante il processo?Chi ci difende?


PETIZIONE RACCOLTA DI FIRME PER LA MODIFICA DELLA LEGGE SULLO STALKING art612bis PER IMPEDIRE LE FALSE ACCUSE DI STALKING



Articolo 50 - Costituzione Italiana
Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.




Parte la prima raccolta di firme per chiedere la modifica della legge sullo Stalking in modo da impedire che vengano agite False Accuse.
Per firmare la petizione:
1) clicca il link sottostante
2) inserisci i tuoi dati e la tua mail. L'email deve essere valida al fine di poter convalidare la tua firma, che altrimenti verrà annullata.
Puoi inoltre diffondere e condividere la petizione aiutando gli altri a venirne a conoscenza affinchè quante più persone possibile la firmino.
Se vuoi aggiungere qualcosa commenta o scrivici vifast.italia@gmail.com
FIRMA LA PETIZIONE:


"Il fenomeno delle false accuse di Stalking a fini strumentali è in continua crescita, ed è riconosciuto anche in ambito forense e da alcuni magistrati.
Le false accuse di stalking sono una forma di abuso gravissima e subdola.
Le false accuse di stalking SONO Stalking.
La legge sul 612bis così come è si presta a strumentalizzazioni da parte di persone che muovono false accuse e non garantisce i diritti dell'imputato vittima di false accuse, è quindi necessari cambiarla sia per tutelare le vere vittime di stalking alle quali vengono in questo modo sottratte delle risorse (lavoro delle forze dell'ordine, indagini ecc.) sia per dissuadere soggetti in malafede dall'agire azioni legali strumentali ed isolare i casi di false accuse.
La gente che viene condannata in tutti e tre i gradi di giudizio è costretta a ricorrere alla Corte Europea di Strasburgo dove l'Italia è gia stata sanzionata diverse volte per questo.
Anche il fenomeno della "False Victimization Syndrome" è riconosciuto all'estero e documentato da bibliografia e studi specifici.

Numerose persone fanno denunce con false accuse di stalking per i motivi più disparati: tra i più comuni vendette, richieste economiche di risarcimenti per ipotetici danni subiti, allontanamento dei figli dal genitore non affidatario nelle cause di separazione.
E' importante per tutta la collettività che questa legge venga rivista e modificata al più presto in modo che non possa più venire strumentalizzata per muovere false accuse perchè questa legge così come è è pericolosa per tutti.
Le denunce per le false accuse di stalking ed i processi che ne derivano , oltre a mettere nei guai e devastare con questa forma di abuso infamante emotivamente, psicologicamente ed economicamente persone innocenti, impegnano tempo e risorse che le forze dell'ordine potrebbero dedicare a indagare e perseguire i veri stalker e ad aiutare le vittime di vero stalking; non chè sono uno spreco di soldi pubblici della comunità.
Le modifiche che sarebbero necessarie sono:
1) Obbligo dell'ammonimento. Molte persone vittime di false accuse sono state arrestate in attesa di giudizio.
2) Obbligo per chiunque presenti una denuncia per Stalking di sottoporsi a perizia psichiatrica. Ciò permetterà di appurare se il denunciante sia veramente "vittima" e che tipo di danni psicologici ed emotivi abbia veramente subito da parte del presunto stalker nel caso in cui il denunciante sia realmente una vittima di stalking; e di evidenziare eventuali disturbi psicotici della personalità e/o eventuali tentativi e forme di rendere dichiarazioni mendaci e strumentali se invece non lo è.
3) Possibilità per l'imputato di richiedere una perizia psichiatrica per chi lo accusa in qualsiasi momento del processo.
4) Obbligo per chi presenti una denuncia per Stalking di fornire PROVE OGGETTIVE di quello che dichiara. Allo stato attuale ci sono sentenze come la 42953/11 che affermano che, per l'irrogazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento all'abitazione della persona offesa, possono essere considerate sufficienti, ai fini della configurabilità dei gravi indizi di reità, anche SOLO LE INFORMAZIONI rese da quest'ultima.
Un altra sentenza, la 42953 del 21.11.2011 dice che:
La sussistenza dei gravi indizi si fonda sulle dichiarazioni della persona offesa che, come è noto, possono essere assunte, anche da sole, come prova della responsabilità della persona accusata, non necessitando le stesse di riscontri esterni.
In pratica chi fa una denuncia per stalking può DIRE QUALSIASI COSA e FARE QUALSIASI ACCUSA perchè basta la sua parola. E' facilmente intuibile che formulare false accuse di stalking contro chiunque sia facilissimo. In questo sta la pericolosità di questa legge: chiunque puo essere accusato di stalking con false accuse che non necessitano di essere provate.
5) Impossibilità per chi fa una denuncia per stalking di rimettere querela.
Secondo l'art 376 del codice penale ritrattare la denuncia annulla il reato di "Falsa testimonianza" e simili, ma non quello di calunnia.
Chi fa delle false accuse di stalking invece deve poter essere perseguito anche per FALSA TESTIMONIANZA"


IL FENOMENO DELLE FALSE ACCUSE DI STALKING E' IN AUMENTO. IL FENOMENO DELLO STALKING VERO E' IN AUMENTO A SUA VOLTA. LE VITTIME DI FALSE ACCUSE SI LAMENTANO, LE VITTIME DI STALKING SI LAMENTANO, MA QUESTA LEGGE CHE COSA HA COMBINATO????


STALKING: PERCHE' LA LEGGE ATTUALE E' INEFFICACE

Il fenomeno dello stalking è un problema grave e quotidiano: 1 italiano su 5 ne è vittima.
A poco o a nulla è valsa la legge del 2009 che introduce l’articolo 612-bis nel codice penale e che recita così: “« Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita ».
Purtroppo le cronache di questi mesi sono testimoni dell’inefficacia di tale legge, poichè per il substrato psicologico che sta alla base di tali atti persecutori, la coercizione può solo peggiorarne l’esito.
Infatti,ogni giorno c’è una donna che muore (l’86% delle vittime è donna) o viene gravemente ferita per mano del suo ex-marito, fidanzato, spasimante.
La domanda che devono farsi oggi i professionisti della salute mentale è “ Perché di stalking si continua a morire?”
La risposta sta, a mio avviso, nella possibilità di attivare veri e propri T.P.O (Trattamenti Psicologici-Psicoterapici Obbligatori) che prendano in carico lo stalker.
Una volta ho avuto modo, parlando con un Giudice, di avanzare questa mia idea e mi sono sentita rispondere che non si può agire in maniera coercitiva “perché non si può fare la radiografia ai pensieri della gente”. Insomma come a dire” Non è sicuro che l’ammazzerà!”

Purtroppo le percentuali dicono l’opposto : il 20% degli omicidi ha avuto come premessa un atteggiamento persecutorio sfociato in violenza fisica.
E’ molto probabile che se lo stalker venga costretto piuttosto che ad allontanarsi dalla vittima , ad avvicinarsi al proprio mondo interiore tramite un percorso riabilitativo, le idee fisse e le ossessioni man mano cessino.
A mio avviso è imprescindibile un recupero delle persone sotto il profilo psicologico, in quanto gran parte degli stalker presenta una struttura di personalità patologica, che impedisce di elaborare e superare un abbandono e di vedere l’altro come persona e non come mero oggetto del desiderio.
Con mia gradita sorpresa ho avuto modo di leggere un articolo dove si parlava di una sorta di esperimento condotto a Roma, dal 2007 dall’Osservatorio Nazionale Stalking in cui ad essere “recuperato” era proprio lo stalker. Il percorso gratuito ha permesso la risocializzazione del 40% degli stalker: un successo che fa auspicare in un futuro migliore, in cui la molestia e la violenza fisica ad opera di chi soffre psicologicamente in maniera profonda, sia solo una rara eccezione e non una squallida quotidianità.
Si sollecita l’apertura di centri d’ascolto per cosiddetti “presunti autori” anche in tutte le altre regioni d’Italia e permettere finalmente di estirpare lo stalking con la prevenzione e il recupero direttamente sullo stalker, l’origine della violenza.
Dott.ssa Laura Muscarella

(Fonte: psinfantile.com)

NON TUTTI I GIUDICI CONDANNANO, ALCUNI SONO INTELLIGENTI E CAPISCONO LA SITUAZIONE

Un 32enne d’Imperia presentando, come prove a suo favore delle foto su Facebook dell'ex fidanzata, è riuscito aottenere la condanna ad una pena, con patteggiamento, di soli otto mesi di reclusione per stalking da parte dei giudici di Sanremo.

Il 32enne ha utilizzato per la sua difesa delle foto utilizzata dalla sua ex fidanzata di 23 anni come immagini del profilo nelle queli non appare nulla di particolare, ma soltanto una ragazza normale che si diverte in discoteca con gli amici e ride insieme alle persone che le vogliono più bene. L'imputato ha dimostrato che la ragazza continuasse a vivere la sua vita senza degli evidenti problemi causati dalle sue pressioni, ed è stato utilizzato come prova a suo favore.

I giudici hanno dato ragione al giovane. Infatti se la ragazza ha continuato a trascorrere serenamente i propri giorni senza nessun cambiamento, non era possibile accusare il 32enne di stalking che le avrebbe fatto smettere di vivere la propria vita con felicità frequentando le discoteche.

Comportamenti del giovane nei confronti della ex-ragazza che, però, sono stati considerati comunque lievi nella loro gravità. Una decisione che pone nuovi interrogativi sui limiti del social network, ma anche sui limiti dello stalking, che molto spesso non viene giudicato dai giudici come un reato troppo serio.


(Fonte: newnotizie.it)

UN ALTRA STORIA DI FALSE ACCUSE DI STALKING - La vittima si chiede se sia necessaria un azione mediatica per avere giustizia

Da quasi tre anni subisco un’azione di stalking “giudiziario”a causa di un’ex. L’evidente disegno criminoso, l’accusa di diffamazione, è stata preordinata ed architettata dal nucleo familiare della denunciante che voleva vendicarsi ,(così come aveva fatto con altro uomo, in precedenza, che nei due procedimenti penali è stato assolto!!.) , punendo il sottoscritto per aver interrotto la relazione clandestina.
La falsa testimonianza e la Calunnia sono provate e sono inconfutabili in relazione alle dichiarazioni rese all’udienza dalla parte offesa e teste in accordo con i propri congiunti.
Ha usato la querela in sede penale ben sapendo che un uomo difficilmente si possa difendere per determinati tipi di reato dimenticando però , la presunta parte offesa, per come sicuramente sarà successo anche in precedenza , di coordinare le testimonianze e di collocarle nel tempo e renderle credibile anche con qualche dichiarazioni di persona non compiacente.
Da evidenziare che la difesa dell’imputato(il sottoscritto) aveva prestato il consenso alla acquisizione di tutte le dichiarazione rese in sede di indagine con la possibilità di domande a chiarimento. Stranamente la difesa di parte civile si è opposta.
Infatti l’unica testimone esterna sentita in questo procedimento non solo ha escluso quanto sostenuto dalla parte offesa ma non ha collocato temporalmente l’episodio per come raccontato dalle parti interessate. Inoltre il racconto della sorella della querelante e diametralmente opposto alla querela ed alla testimonianza della sorella presunta parte offesa ed è diametralmente opposto alla formulazione della Procura che aveva acquisito le querele ed aveva sentito sul punto la parte offesa e la teste esterna ai fatti (teste dell’accusa!).
CREDO CHE QUESTO PROCESSO si concluderà a breve con la mia assoluzione (sono ancora fiducioso nella giustizia) ed, al contrario, una querela per calunnia e falsa testimonianza da me presentata andrà avanti per poi spero non cadere in prescrizione. Ma penso ad una frase, una minaccia, della donna che mi ha querelato :“non sai chi conosco io…Ti rovino”.
E ci sta riuscendo ! Basta pensare alla parcella dell’avvocato.
Qualcuno si chiederà : ma anche Lei paga l’avvocato?!
…Non lo so! Ricordo solo che (in tempi non sospetti) quando le consigliai di togliere la querela al suo ex (quel tizio poi assolto),anche perchè sarebbe andata incontro alle spese legali, la signora (eufemismo) mi disse: IL MIO AVVOCATO E’ un mio caro amico …!
Chi vuole intendere intenda!
Se non avessi avuto la possibilità di permettermi un’avvocato e non avessi avuto un carattere forte a quest’ora sarei stato ingiustamente “rovinato”.
Penso che la legge sullo stalking sia carente sulla voce”stalking giudiziario” e spero che il legislatore ponga una soluzione a breve termine.
O è necessaria un’azione mediatica come al solito per avere giustizia!?


(Fonte: stalking.it)


CONSIGLI PER LE VITTIME DI FALSE ACCUSE


Se sei accusato ingiustamente


Gli errori da evitare*

Nell’immediato
Non pensare mai: “sono innocente e quindi non ho nulla da temere”. Quando una persona innocente riceve accuse false e assurde, spesso la sua reazione è di sottovalutare il problema, considerandolo un banale malinteso destinato a chiarirsi rapidamente. Gli innocenti si fidano del sistema giudiziario e spesso pensano di non aver bisogno di un avvocato. Invece, è importante che le accuse vengano prese sul serio fin da subito.
Non vergognarti. Se sei innocente non hai niente di cui vergognarti. Contatta subito amici e familiari e spiega loro cosa è successo: la gente tende a farsi un’opinione e a prendere posizione molto in fretta.
Non fare dichiarazioni alla polizia se non in presenza di un avvocato. In teoria la Costituzione riconosce il principio della presunzione di innocenza, secondo cui si deve essere considerati innocenti fino a prova definitiva della colpevolezza, ma nei casi di sospetti abusi all’infanzia, la polizia, gli inquirenti, i servizi sociali e i medici potranno, in buona fede, partire da una presunzione di colpevolezza. Se convinti della colpevolezza, durante gli interrogatori gli inquirenti potranno esercitare pressioni per spingere l’accusato (in evidente condizione di inferiorità, magari perché in custodia cautelare o spaventato) a confessare.
Cerca sostegno. Organizza una raccolta fondi, o trova qualcuno che lo possa fare per te.

Nella scelta di un avvocato
Non scegliere un avvocato dalle Pagine Gialle. La tentazione sarà di scegliere un avvocato locale con scarsa esperienza in questo tipo di cause. Questo è un errore da evitare ad ogni costo.
Scegli un avvocato con esperienza nel settore. Le cause di falsi abusi all’infanzia sono complesse, anche perché (per definizione) i fatti contestati non si sono verificatiTrova un avvocato con esperienza specialistica e che abbia credenziali di diligenza, integrità e successo.
Se non puoi affidarti al miglior avvocato, ma devi avvalerti di qualcuno senza esperienza in queste cause, insisti perché il tuo avvocato si consulti con un esperto. Se rifiuta di farlo, cambia avvocato. Se devi usare un avvocato d’ufficio, cercane uno che sia pronto ad ascoltare le tue domande e rispondere alle tue telefonate. Spesso gli avvocati d’ufficio sono malpagati e sovraccarichi di lavoro, ma molti lavorano con coscienza e competenza.
Segui il caso. Come in qualsiasi altra causa legale, è necessario che tu partecipi alla tua difesa. Tieni appunti su tutto ciò che ti accade. Conserva un archivio con tutti i documenti ufficiali e una cronologia precisa del caso.
Informati. Leggi tutto quello che trovi sull’argomento. Per cominciare consulta le fontiindicate in questo sito e il centro di documentazione www.falsiabusi.it . Se il tuo avvocato non conosce il lavoro di avvocati famosi e l’ampia letteratura scientifica riguardante il tema del corretto ascolto dei minori, insisti perché si informi.
Nel lungo termine
Assicurati di ricevere tutta la documentazione legale. Registra tutto. Le memorie e testimonianze dei bambini possono risultare contaminate da interrogatori prolungati e induttivi che si basano su una presunzione di colpevolezza. È quindi fondamentale che il tuo avvocato richieda la tempestiva trasmissione di tutte le trascrizioni e/o registrazioni delle audizioni dei bambini, che dovrebbero essere video o fono registrate in ottemperanza alle raccomandazioni della Carta di Noto . Molte persone sono riuscite a veder riconosciuta la propria innocenza quando il giudice ha visto la registrazione delle audizioni e si è accorto che le accuse erano state estratte dalla bocca di bambini con domande induttive.
Utilizza dei periti di parte. Un esperto è in grado di individuare i casi di coercizione o suggestione. Anche se il tuo avvocato crede di poter sostenere il caso senza usare dei periti di parte, insisti perché convochi degli esperti in grado di valutare le tecniche utilizzate negli interrogatori o illustrare i problemi di suggestionabilità o distorsione della memoria. 
Proteggi la tua relazione con i tuoi figli
Il Tribunale dei Minori potrà ordinare che i tuoi figli ti vengano tolti o proibirti di avere contatti con loro. Né tu né il tuo avvocato avete il potere di opporvi. Tale Tribunale ha poteri molto ampi e spesso non prevede il contraddittorio. Potete però provare a contestare la loro collocazione, che deve essere protetta ma anche neutra. Questo è un punto importanteSe il genitore affidatario ti considera colpevole potrà trasmettere ai tuoi figli la sua convinzione sulla tua colpevolezza.
Copertura mediatica
Valuta i pro e i contro. I media sono imprevedibili e potrebbero aiutarti o danneggiarti. A volte sarà meglio – per il bene della tua famiglia e del caso – evitare la pubblicità. Se necessario, tuttavia, sarà utile controbattere colpo su colpo a eventuali accuse o indizi pubblicati a mezzo stampa e tenere costantemente informati i giornalisti interessati sulle evoluzioni del caso e sulle controdeduzioni della difesa (sempre però con l’accordo dei propri legali).
Non lasciarti andare
Quando si è ingiustamente accusati è facile cadere in depressione e lasciarsi andare. Fai il possibile per preservare la tua salute e il buon umore. Cerca il sostegno e conforto di persone che hanno avuto un’esperienza simile alla tua e dei tuoi cari. Se pensi che possiamo aiutarti, contattaci. 

(FONTE: ragionegiustizia.org)


UN ALTRA STORIA (la solita storia) DI FALSE ACCUSE DI STALKING TRA EX

Giuseppe, un altra persona arrestata per False Accuse di Stalking.
“ma occorre anche dire
che ci sono tante persone stronze
che pur di farla pagare
al loro ex partner
lo accusano ingiustamente di Stalking.” IO FACCIO PARTE DI QUESTI…HO AVUTO UNA RELAZIONE CON UNA DONNA SPOSATA PER 5 ANNI QUANDO GLI HO DETTO CHE ERO STANCO E TRONCAVO DEFINITIVAMENTE MI HA DENUNCIATO PER STALKING… HA TROVATO PERSONE COMPIACENTI TIPO FRATELLO COGNATA AMICA HA ARCHITETTATO IL TUTTO E IO NON POSSO DIFENDERMI…LA LEGGE DICE CHE NON CONTA CHE NOI AVEVAMO UNA RELAZIONE PROVATA MA CONTANO SOLTANTO GLI EPISODI CHE LEI DICE (COSE FALSE )… INDAGINI DA PARTE DEGLI ORGANI COMPETENTI NESSUNA, CONTROLLI NESSUNO, LEI SI INVENTAVA SITUAZIONI SEMPRE CON LA SOLITA AMICA E COGNATA FINO AD ESSERE ARRESTATO PERCHE’ AVEVO LE RESTRIZIONI MA RIPETO IO NON GLI HO FATTO NULLA…(MOTIVAZIONI DELL ARRESTO: PASSAVA E MI GUARDAVA INSISTENTEMENTE, SI FERMAVA DAVANTI AL BAR MENTRE ANDAVO A LAVORO) IO PENSO SE GLI ANDAVO DIETRO COME DICEVA DOVEVA CHIAMARE I CARABINIERI E CONFERMARE IL FATTO, FACILE DIRE E METTERSI DACCORDO CON UN’AMICA…. DOPO LA DENUNCIA MI HA SCRITTO DECINE E DECINE DI MESSAGGI SU FB MI CONTINUAVA A DIRE LE PEGGIO COSE PER LA LEGGE NON HANNO VALORE….LEI HA DICHIARATO KE LA NOSTRA RELAZIONE E’ FINITA NEL 2007 COSA NON VERA PERCHE’ NOI CI VEDEVAMO TUTTI I GIORNI E LEI VENIVA A CASA MIA 1 O 2 VOLTE A SETTIMANA PROVATO DALLA VIDEOSORVEGLIANZA E DAI VICINI MA PER LA LEGGE CONTA SOLTANTO CIO’ CHE LEI SI E’ INVENTATO E IO MIO DEVO DIFENDERE SU CIO’ CHE LEI E I SUOI COMPARI HANNO ARCHITETTATO…E TUTTO CON RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI… PENSO IL MIO CASO SIA UNICO…


(Giuseppe, fonte: achuisle.wordpress.com)

RECENTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHE RIBADISCE COME BASTINO ANCHE SOLO DUE (2) TENTATIVI DI CONTATTO A CONFIGURARE LO STALKING. QUESTA LEGGE E' ASSURDA E PERICOLOSA PER TUTTI.


Per la Cassazione (quinta sezione penale) si “configura il reato di stalking anche se le molestie avvegono tramite ripetuti contatti telefonici”.
I Giudici di Piazza Cavour, con sentenza n. 14997 del 18 aprile 2012, hanno respinto il ricorso presentato da un 45enne piemontese che era stato condannato dalla Corte d’Appello di Torino per i reati di maltrattamento e di atti persecutori nei confronti della moglie.
La difesa dell’uomo lamentava in particolare che nella sentenza di condanna non si fosse tenuto conto dell’incapacità di intendere e di volere dell’uomo dovuto all’abuso di alcol ma con la citata sentenza la Corte ha tolto ogni dubbio stabilendo che “non è rilevante ai fini dell’esclusione o dell’attenuazione della colpevolezza il fatto che il molestatore telefonico fosse ubriaco”
Altro significativo aspetto analizzato dagli ermellini in questa sentenza riguarda la durata della molestia ai fini della configurabilità del reato e dunque della punibilità del reo, a tal proposito la Corte, ha chiarito che “il reato di cui all’art. 612 bis c.p. non richiede una particolare durata temporale delle condotte, essendo sufficiente la mera reiterazione delle stesse, ravvisabile anche nella commissione di due episodi di minaccia o molestia".
Quindi se litigate con qualcuno non chiamatelo o cercatelo DUE VOLTE per chiedere delle normali ed umane spiegazioni o chiarimenti, perchè per la legge è STALKING.
L'articolo 612bis permette inoltre una forma di Violenza sulle Donne LEGALIZZATA!
E' molto importante sostenere e firmare la petizione per la modifica della legge sullo Stalking che si trova qui:
http://www.avaaz.org/it/petition/Modifica_della_legge_sullo_Stalking_612bis_per_IMPEDIRE_IL_FENOMENO_DELLE_FALSE_ACCUSE_DI_STALKING_1
UNA LEGGE DEL GENERE METTE A RISCHIO LO SVOLGIMENTO DI TUTTI I RAPPORTI INTERPERSONALI TRA INDIVIDUI.


domenica 9 settembre 2012

I DISTURBI DELLA PERSONALITA' - Categorie alle quali possono appartenere persone che fanno False Accuse di Stalking

Gli individui che muovono False Accuse di Stalking possono avere dei seri disturbi della personalità, inquadrabili tra gli altri nel Disturbo Narcisistico di Personalità e Disturbo istrionico di Personalità.


Un Disturbo di Personalità rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo.


La nostra personalità definisce il modo in cui ci rapportiamo con gli altri e con il mondo, rappresenta il nostro modo di pensare, di rispondere, di interagire, di percepire i vissuti di ogni giorno; essa si struttura in base alle esperienze vissute e al temperamento innato del soggetto. 

I disturbi di personalità 

Secondo il DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) un Disturbo di Personalità «rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell'adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo, e determina disagio o menomazione». I disturbi di personalità comprendono un’ampia gamma di fenomeni patologici della mente non caratterizzati da specifici sintomi o sindromi (come nel caso della depressione, della schizofrenia, dei disturbi d’ansia ecc.) bensì dalla presenza stabile di tratti disfunzionali della personalità (come comportamenti, pensieri ecc.). 

I Disturbi di Personalità sono stati divisi in tre gruppi: 

Gruppo A 

Disturbi caratterizzati dal comportamento bizzarro: spesso le persone con questi disturbi appaiono strane o eccentriche, fuori dal comune.
  • Disturbo paranoide di personalità: è caratterizzato dalla tendenza persistente ad interpretare i comportamenti, le intenzioni e le azioni degli altri come malvagie con la paura ingiustificata di essere attaccati in ogni momento, senza alcuna ragione, finendo per assumere comportamenti sospettosi e ostili. Gli individui che presentano questa patologia vivono in un continuo stato di pericolo e si sentono vittime di complotti in presenza di qualunque gesto o parola che per loro assume un significato di minaccia. Tale comportamento definisce col tempo una chiusura in se stessi e comporta grosse difficoltà ad intraprendere e mantenere relazioni con gli altri. Nel disturbo paranoide non è la realtà ad essere distorta (come avviene in altre patologie) ma l'interpretazione di essa.
  • Disturbo schizoide di personalità: è caratterizzato dalla difficoltà e soprattutto dalla mancanza di desiderio a stabilire rapporti con gli altri riducendo il contatto sociale al minimo. Ogni relazione viene considerata come instabile e indesiderata e si preferisce passare il tempo da soli. Il giudizio e le critiche degli altri rimangono indifferenti a tali individui. Il pensiero degli altri non gli interessa. Le emozioni sono vissute in modo contenuto dando l'impressione di essere passivi di fronte ad ogni circostanza.
  • Disturbo schizotipico di personalità: chi ne soffre tende ad assumere comportamenti eccentrici e bizzarri e presenta stranezze nel modo di pensare (ad esempio può pensare di leggere nella mente degli altri o di sentire la presenza di un’altra persona). Spesso il pensiero e il linguaggio sono confusi ed è scarsa l'attenzione verso le convenzioni sociali. Tali comportamenti rendono difficile poter stabilire rapporti interpersonali. Gli individui con disturbo schizotipico sentono di essere diversi e di conseguenza preferiscono limitare al minimo i rapporti con gli altri.

Gruppo B

Disturbi caratterizzati da un'alta emotività: spesso le persone con questi disturbi appaiono emotivi, imprevedibili e impulsivi.
  • Disturbo borderline di personalità: è caratterizzato fondamentalmente da una forte instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sè e dell'umore, e da una notevole impulsività del comportamento. Spesso questo disturbo si manifesta con comportamenti minacciosi e tentativi di automutilazione o di suicidio, stati di rabbia intensi e tristezza che si alternano a momenti di disforia, comportamenti che cambiano nel giro di pochi minuti o ore. La forte impulsività porta generalmente a condotte potenzialmente dannose per il soggetto come abbuffate, abuso di sostanze, guida spericolata, tentativi di suicidio, sessualità a rischio, condotte antisociali. Questo disturbo si può già manifestare nella seconda infanzia o nella prima adolescenza o in età giovanile ed è stato spesso associato ad eventi traumatici subiti nell'infanzia (abusi sessuali o fisici).
  • Disturbo istrionico di personalità: è caratterizzato dall’incessante ricerca di attenzioni e da un’eccessiva emotività che porta il soggetto a ricercare l’approvazione degli altri servendosi spesso del suo aspetto fisico accompagnato da comportamenti provocanti o seduttivi. Le personalità istrioniche presentano una notevole instabilità nei rapporti sentimentali e lavorativi in quanto tendono facilmente alla noia e non sopportano cali di attenzione, il che li spinge alla continua ricerca di nuovi stimoli. La loro preoccupazione principale è di ricevere l'approvazione e l'attenzione degli altri sentendosi a disagio quando non riescono a stare al centro dell'attenzione. Queste persone si preoccupano eccessivamente del proprio aspetto fisico, visto spesso come unico strumento per attirare gli altri, cercando sempre di essere attraenti e spendono molto tempo, energie e denaro per le cure personali. Spesso questo forte bisogno di avere costantemente affetto e attenzione è dovuto ad una carenza affettiva provata in giovane età che accompagna l'individuo con un costante timore di essere abbandonato.
  • Disturbo narcisistico di personalità: chi ne soffre è solitamente caratterizzato da un’alta considerazione di sé e dalla convinzione di essere superiore, speciale, il migliore di tutti. E' così portato a ricercare costantemente l’ammirazione degli altri e a pensare che, date le proprie qualità, tutto gli sia dovuto e che le sue esigenze vengano prima di ogni cosa. Il narcisista non si mette mai in discussione, non accetta le critiche ed è disposto, pur di guadagnare successo, a passare sopra tutto e tutti con atteggiamenti anche scorretti qualora ce ne fosse bisogno. Generalmente tende a scegliere partner deboli e sottomessi, che lo fanno sentire importante, ma non appena viene meno questa funzione vanno alla ricerca di nuovi incontri. Spesso il maggior piacere che traggono dalla relazione è nella fase iniziale, nella fase della conquista. Il narcisista non da alcuna importanza ai bisogni e ai sentimenti delle altre persone finendo per trattarle spesso come oggetti. I suoi rapporti sessuali sono vissuti con una forte ansia da prestazione che talvolta lo rende vittima di disfunzioni sessuali, da lui vissute in modo tragico. Indipendentemente dai successi ottenuti (soldi, carriera, amore), il narcisista si sente costantemente insoddisfatto e va spesso incontro a fasi depressive di cui non sa darsi una spiegazione.
  • Disturbo antisociale di personalità: gli individui con tale disturbo tendono a non rispettare in alcun modo la legge violando i diritti degli altri e le regole sociali. Non pensano alle conseguenze per sé e per gli altri delle proprie azioni ma solo al profitto e al piacere personale che ne deriva. Sono generalmente persone false e incapaci di di considerare un punto di vista differente dal loro (mancano di empatia), sono impulsive e tendono a minimizzare o mostrare completa indifferenza verso ogni loro comportamento dannoso per gli altri. Spesso il loro comportamento è irritabile e aggressivo e si mostrano cinici di fronte alla sofferenza altrui. Questi tratti caratteriali possono portare a condotte potenzialmente dannose per il soggetto come uso di sostanze stupefacenti, guida spericolata, sessualità a rischio.

Gruppo C 

Disturbi caratterizzati da una forte ansietà: spesso le persone con questi disturbi appaiono ansiosi o paurosi.
  • Disturbo evitante di personalità: chi ne soffre è una persona eccessivamente sensibile che tende ad evitare di stabilire rapporti con gli altri per la paura di essere criticato, giudicato, umiliato o ancor peggio rifiutato. A differenza degli schizoidi, il soggetto desidera fortemente avere rapporti interpersonali ma rimane bloccato dal timore di fallire o di essere deriso preferendo in tal modo evitare ogni attività che richiede un contatto sociale. Difficilmente è in grado di giudicare se stesso in modo positivo e confida sempre nel giudizio degli altri. Si sente diverso dagli altri, incapace di condividere i propri sentimenti, inadeguato, inferiore. Evitare coinvolgimenti emotivi da un lato allevia la tensione di sentirsi imbarazzato e umiliato ma dall'altro spinge ad una solitudine vissuta con tristezza che porta spesso a fasi depressive. Il sentimento cardine di questo disturbo è la vergogna che porta il soggetto ad evitare le situazioni sociali per non esporsi alla vista di tutti mostrando le proprie inadeguatezze.
  • Disturbo dipendente di personalità: gli individui con tale disturbo tendono a ricercare qualcuno che li protegga, che si prenda cura di loro, che prenda per loro tutte le decisioni, sentendosi incapaci di affrontare da soli il mondo. Tali individui presentano un timore eccessivo di separarsi dalle figure di riferimento e un ‘insicurezza diffusa in molti ambiti della propria vita; ricercano costantemente consigli e rassicurazioni per poter prendere qualunque decisione, sono disposti a tutto pur di ottenere protezione ed essere accuditi, sono fragili, spesso passivi, con una bassa autostima e sono incapaci di agire autonomamente. Per questo delegano agli altri la responsabilità della propria vita e sono incapaci di esprimere adeguatamente sentimenti di rabbia e di dissenso per la paura di essere poi abbandonati.
  • Disturbo ossessivo compulsivo di personalità: tale disturbo è caratterizzato dalla tendenza al perfezionismo e alla precisione, dalla preoccupazione per l’ordine e per il controllo di ciò che accade. Questi soggetti mostrano un'alta attenzione per le regole, sono molto concentrati sul lavoro al punto di trascurare le attività personali e le amicizie, sono spesso molto coscienziosi, scrupolosi, critici soprattutto verso i propri errori, sono avari e taccagni, cercano di accumulare denaro in previsione di imminenti catastrofi, danno un'eccessiva importanza al dettaglio tanto da perdere di vista l'obbiettivo finale. Un punto importante di questo disturbo è la razionalizzazione delle emozioni: l'individuo che presenta il disturbo ossessivo compulsivo di personalità tende a controllare il più possibile le proprie emozioni, i propri impulsi per non perdere la propria autostima o non recare danni a nessuno. Vivrà così una vita sentimentale controllata, risulterà essere rigido, impostato, noioso al punto di compromettere i suoi rapporti interpersonali.
(Fonte: psicologi-italia.it)


LE FALSE VITTIME DI STALKING - Il fenomeno delle False Vittime di Stalking nella letteratura specifica

Nel volume " Lo stalking tra necessità politico-criminale e promozione mediatica" di Anna Maria Maugeri si segnala ed analizza anche il fenomeno delle FALSE VITTIME DI STALKING. essendo uno dei pochi che menziona la False Victimization Syndrome.
Che il fatto che esistano persone che si fingono Vittime di Stalking, ai quali è di fatto consentito dalla legge sul 612bis di formulare delle False Accuse, cominci a essere finalmente riconosciuto è una cosa positiva.
Anche se sembra che per adesso del fenomeno si parli solo nella letteratura specifica: in gran parte americana e inglese sono la letteratura e la bibliografia sulla FALSE VICTIMIZATION SYNDROME (FVS), la Sindrome da Falsa Vittimizzazione, così come gli studi sul fenomeno (Inghilterra ed Olanda).
In Italia ovviamente arriviamo sempre dopo, quindi stiamo ancora a "Caro Babbo"........... e la gente VITTIMA delle False Vittime di Stalking viene intanto processata, condannata, arrestata, spogliata dei suoi soldi per le spese legali, depredata del suo denaro laddove gli si chiedano i danni.
Intanto però nel volume della Maugeri si incomincia ad ammettere che:

"Gli studi in materia hanno rilevato soggetti che pretestuosamente affermano di essere stati molestati con menzogne consapevoli [...] per soddisfare dei bisogni psichici o additittura soggeti che fingono o, perlomeno, esagerano dei comportamenti sgraditi per approfittarne e ottenere indennizzi economici in procedimenti legali; talora i molestatori accusano la vittima di molestie per danneggiarla (spesso per vendetta) [...]"


Il materiale è protetto da Copyright e non puo essere qui integralmente riportato, lo potete trovare e leggere a questo link cliccando QUI:

http://books.google.it/books?id=WnjC73jp178C&pg=PA153&lpg=PA153&dq=fenomeno+delle+false+vittime+di+stalking&source=bl&ots=CBWFibOZKz&sig=DDI_d0s6o0QVL5hFerW-tQCz4xw&hl=it#v=onepage&q=fenomeno%20delle%20false%20vittime%20di%20stalking&f=false


sabato 8 settembre 2012

LA FALSE VICTIMIZATION SYNDROME - Mentre in Italia gente innocente si dibatte in processi per False Accuse di Stalking all'estero si è già acclarato che esiste la Sindrome della Falsa Vittimizzazione

Il reato di Stalking, che esisteva già nei paesi anglosassoni, è arrivato in Italia dopo ANNI.
Speriamo che non sia così per il riconoscimento della FVS, la Sindrome da Falsa Vittimizzazione.
All'estero, che sono più avanti, questo è un fenomeno riconosciuto, censito, studiato: la letteratura e bibliografia di riferimento è infatti quasi tutta americana.
Che qui in Italia ci siano squinternati che fanno false accuse di Stalking per i più svariati motivi è ormai evidente ai più.
Quante False Accuse di Stalking da parte di soggetti mentalmente non presenti a se stessi devono essere permesse ancora prima che ci si renda conto di questo anche qui da noi?

FALSE VICTIMIZATION SYNDROME (Sindrome da Falsa Vittimizzazione)

Ciò si verifica quando un individuo cerca di convincere gli altri che lui o lei è stato oggetto di "Stalking" attraverso l'invenzione di fatti ed accadimenti per ristabilire un rapporto fallito e/o ottenere attenzione (Zona, M. A., Palarea, R. E., & Lane, J. C. (1998). In J. R. Meloy (Ed.), The psychology of stalking: Clinical and Forensic Perspectives (pp. 85-112). New York: Academic Press. ).

Gli individui che presentano queste caratteristiche possono anche corrispondere ai criteri del disturbo di personalità istrionico: chiede di essere al centro dell'attenzione, esprime superficialmente emozioni che cambiano rapidamente, e parla in un modo che è eccessivamente impressionistico e privo di dettaglio.

     * Stranamente, a volte uno stalker si sentirà "vittimizzato" dalla persona a cui lui o lei sta facendo stalking. Questo è indicato come identificazione proiettiva. In altre parole, la rabbia dello stalker per essere stato respinto (e di altri inconsciamente rinnegati attributi/comportamenti correlati allo stalking) è "proiettata" nella vera vittima, in modo che la vera vittima è ora percepita dallo stalker come se essa stessa avesse questa rabbia (o questi attributi / comportamenti) e li facesse di rimando, quindi, "stalkerando" lo stalker.


* Un problema notevole con la False Victimization Syndrome (FVS) è che spreca risorse preziose. Ancora più importante, i casi di FVS che si verificano non dovrebbero compromettere la segnalazione e ricerca di casi di stalking legittimi.

     * Un modello concettuale che classifica false accuse è stato sviluppato da Mohandie, Hatcher, e Raymond (Mohandie, K., Hatcher, C., & Raymond, D. (1998). False victimization syndromes in stalking. In J. R. Meloy (Ed.), The psychology of stalking: Clinical and Forensic Perspectives (pp. 225-256). New York: Academic Press.).

Sono delineati tre tipi di FVS:

     1. a. Hysterical paralysis: Un esempio di ciò potrebbe essere la conversione di un disagio psicologico in problemi fisiologici. Ci sono spesso guadagni secondari ad avere un arto paralizzato, tale da non dover partecipare a un evento stressante o preoccupante.

         b. Munchausen: Un individuo crea intenzionalmente o finge di sintomi fisici o psicologici, al fine di assumere il ruolo di malato.

         c. Munchausen per procura: L' intenzionalmente prodotto o simulato sintomo fisico o psicologico in un'altra persona, come un bambino, sotto la propria cura e indirettamente, assumendo il ruolo di malato.


2. Autore conosciuto (Known Perpetrator):

         a. un evento singolo

         b. Eventi multipli (Stalking):

     3. Autore sconosciuto (Unknown Perpetrator):

         a. un evento singolo

         b. Eventi multipli (Stalking)

     Le ultime due categorie sono simili, salvo l'ovvia differenza che in uno si dice di conoscere l'autore e nell'altro si afferma che l'autore è sconosciuto. Inoltre, questi ultimi due tipi comportano motivazioni più complesse e procedure più sofisticate da parte della falsa vittima rispetto agli altri tipi (1a, 1b e 1c).

Le caratteristiche che classificano il tipo FVS 2 e 3 sono:
* Molteplici situazioni nel corso del tempo, quando la vittima è rimasta sola, senza testimoni e viene avvicinato dal sospetto;


 * Accadimenti che iniziano come cose di poco conto, ma poi passano rapidamente a cose di rilevanza penale;

 * La vittima segnala questi fatti penalmente rilevanti sulla base di quanto è stato appreso dai media o da qualcuno conosciuto dalla falsa vittima che ha denunciato questi eventi;

  * La falsa vittima sostiene di aver ricevuto ferite, lettere, telefonate, minacce, pedinamenti.

    (Fonte: stalkingbehavior.com)









NATASCIA BERARDINUCCI, DIARIO DI UNA STALKER - La storia di Natascia, secondo il suo accusatore e il tribunale che l'ha condannata la "ex socialmente pericolosa"

Natascia Berardinucci è stata una delle prime donne condannate per Stalking in Italia.
Incensurata, infermiera, attiva nel sociale e nel volontariato, viene ARRESTATA IN ATTESA DI GIUDIZIO (cioè PRIMA del processo) in seguito alle accuse che le sono state mosse dall'ex compagno con il quale si doveva sposare  e messa successivamente in ospedale psichiatrico.
Malata di parkinson giovanile e chiaramente incompatibile con il sistema carcerario riesce ad uscirne solo dopo che la deputata radicale Rita Bernardini fa un interrogazione parlamentare sul suo caso.
Ma questo non le evita la condanna in tutti e tre i gradi di giudizio.
Natascia non ci sta e porta la sua storia all'attenzione dell'opinione pubblica e dei media, giornali, emittenti televisive, compare anche in un servizio de "Le Iene".

Dal ricorso alla Corte Europea di Strasburgo di Natascia:
 La ricorrente Natascia Berardinucci nata a Pescara il xxxxxxx, residente in xxxxxxxxx, è infermiere, dipendente dell’ Azienda SanitariaLocale
n. 2 - Lanciano xxxxxxxxxx dal 1.9.2000 ad oggi, 
ARRESTATA IL 30.11.2009 SENZA AMMONIMENTO

per i reati di cui agli articoli 612-bis (atti persecutori)nei confronti dell'ex convivente, un 
imprenditore di Atri, in seguito all’ordinanza applicativa di misur cautelare aggravato
dalle decisioni del P.M. del Tribunale di Teramo Laura Colica, benché incensurata fino
ad allora, con una condotta di vita giudicata da tutti encomiabile. L’istante è affetta
da una forma precoce di “Parkinson giovanile” diagnosticato nel 2005 dall’Istituto
Neurologico Carlo Besta di Milano, e se non curato bene può rendere difficile ogni
movimento. La malattia non le ha impedito di conseguire un diploma di Laurea in
Scienze Infermieristiche, un Master in Strumentista di Sala Operatoria, un Master in
Medicina Tropicale, un Master in Management e Coordinamento Infermieristico e di
impegnare il proprio tempo in associazioni di volontariato. La Malattia di Parkinson è

un disturbo del cervello che porta a tremori e difficoltà a camminare , il movimento e la
coordinazione. Il "parkinsonismo" si riferisce a qualsiasi condizione che coinvolge i tipi
di movimento cambia nella malattia di Parkinson. Parkinsonismo può essere causato da
altri disturbi (chiamato parkinsonismo secondario ) o alcuni farmaci. I sintomi possono
essere lievi in un primo momento.

All’Ospedale xxxxx xxxxx le prescrivono un medicinale appartenete alla classe dei dopamino agonisti, il pramipexolo prodotto dalla xxxxxxxx con il nome commerciale di xxxxxxxx.
Piano piano s’insinuano comportamenti e condotte inaspettate, prima dell'assunzione del sopra indicato farmaco, mai riportati nel foglietto illustrativo del xxxxxxxx, pur essendo provato in letteratura scientifica, sin dai primi anni dello scorso decennio, che l'assunzione del predetto farmaco potesse essere la causa oggettiva del cambio di personalità della stessa: si sveglia la notte per mangiare e per giocare al gratta e vinci on line, arriva a perdere circa 40 mila euro, diventa bulimica e aggressiva. 
Nessuno tiene conto di informare i pazienti che hanno preso quel farmaco dal 2005 al 2007 dei possibili rischi che può arrecare: shopping compulsivo, gioco d'azzardo compulsivo, ipersessualità e iperbulimia. Solo dopo tre richiami dall'Emea (Agenzia Europea del farmaco) la casa farmaceutica che lo produce riporta nel bugiardino alcuni effetti collaterali devastanti che coinvolgono tutti quelli che sono i sensori dell'appagamento e della felicità. 
Si è vista privata della libertà personale per cause non riconducibili alla propria natura e volontà, con un danno economico, e d’immagine, oltre alla difficoltà di riallacciare normali rapporti di colleganza che nel tempo si erano già incrinati a causa dell'eccessiva impulsività mostrata nei confronti dei colleghi, nei periodi di assunzione del xxxxxxxxxx. 
Rientra in quel 9% secondo la Prof. Flavia Valtorta : “La dimostrazione che gli effetti del xxxxxxxx nell'indurre disturbi del controllo degli impulsi erano presenti in letteratura già nei primi anni dello scorso decennio”, “la nota dell'ente regolatorio europeo sui medicinali del'ottobre 2004 che invitava a segnalare, la possibilità di sviluppo di alterazioni patologiche della libido (una forma di disturbo del controllo degli impulsi) nel foglietto illustrativo”, “la nota dell'Ente regolatorio europeo sui medicinali del febbraio 2005 che invitava a segnalare la possibilità di sviluppo di gioco d'azzardo patologico nel foglietto illustrativo”, “Il foglietto illustrativo del xxxxxxxx del 2006 in cui questi effetti collaterali ancora non erano segnalati”, “Il riferimento a letteratura che include i precedenti psichiatrici tra i fattori predisponenti allo sviluppo di gioco d'azzardo con I'uso di xxxxxxxxx”, “
Questo significa che, se si ritiene che un paziente abbia una suscettibilità personale allo sviluppo di questi disturbi, a maggior ragione deve essere avvertito di questo rischio”."

Nel corso del processo il tribunale vuole interdirla e farla dichiarare "socialmente pericolosa" predisponendo numerose perizie nell'arco di pochi giorni, sempre negative. 
Ancora dal ricorso a Strasburgo di Natascia:

“circa la valutazione della pericolosità sociale della Sig.ra Berardinucci occorre fare le seguenti considerazioni, innanzitutto va considerato che la condotta di vita del reo è apparsa nella norma prima dei fatti contestati; infatti la stessa …s’è distinta sia negli studi conseguendo tre master di primo livello ( in strumentista di sala operatoria, master primo livello in coordinamento e management infermieristico per le funzioni di coordinamento università de l’aquila, corso di perfezionamento in malattie tropicali Brescia), da studente lavoratore e impiegando il proprio tempo libero col Cives (infermieri per l’emergenza) e col Cottolengo Mission Hospital, Kenya in azioni umanitarie internazionali! La sintomatologia compulsiva è legata al gioco d'azzardo è stata riscontrata adistanza di circa tre anni dall’inizio delia stessa terapia dopaminergica. La condotta contemporanea del reato appare inficiata dal quadro psicopatologico scompensato, scaturito un comportamento anomalo dall’ex convivente per cui è stato avviato il provvedimento in oggetto … benché non si ravvisi una pericolosità criminogenetica, in senso stretto non avendo avuto in passato di nessun comportamento analogo verso altre persone o azioni
criminose in genere rivolte verso terzi.”


Ma il dubbio rimane uno: riuscirà tutto questo a restituire un po di giustizia a Natascia?





LA FALSA ACCUSA DI STALKING E TUTTO QUEL CHE NE CONSEGUE DALLA PARTE DELLA VITTIMA DI FALSE ACCUSE - Una Vittima di False Accuse di Stalking parla della sua esperienza con l' ONS (Osservatorio Nazionale Stalking)

Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com

"Sono stata accusata INGIUSTAMENTE di Stalking e quindi conosco bene la "devastazione" emotiva e psicologica che una falsa accusa puo generare.
Non posso quindi non condividere molte delle idee riguardo alla "debolezza" di questa legge e alla facile strumentalizzazione che ne puo essere fatta da parte di tante persone in malafede.
Ma proprio perchè ho vissuto in prima persona questa esperienza e quindi non ho NESSUN INTERESSE ne VOGLIA di difendere ostinatamente la posizione delle presunte vittime, credo di essere nella condizione giusta per rassicurare circa la professionalità e la buona fede del presidente dell' ONS*
Da parte sua ho trovato apertura e disponibilità... e questo nonostante la mia vicenda non rientrasse sicuramente nei classici canoni (stalker vs vittima) e non si presentasse minimamente utile ai fini di un eventuale mercificazione o un eventuale "sbandieramento forzato" della 612bis.
Credo che se da parte dell'ONS ci fosse stato un sottile intento di MANIPOLAZIONE o di "FAVOREGGIAMENTO DI GIUSTIZIA SOMMARIA" io sarei stata "messa in un angolo" insieme alle mie idee e alle mie "scomode verità".
Ma non è stato così!
Da vittima di calunnia (mi considero tale) vorrei quindi ringraziare il dott. Lattanzi per la sua attenzione ed il suo aiuto psicologico... [...] mettere a tacere i calunniatori [...] tra l'altro permetterebbe di dare più spazio e voce alle vere vittime.
NON E' VERO CHE LE FALSE DENUNCE PER STALKING SONO FACILMENTE SMASCHERABILI,
visto che l'ammonimento [l'ammonimento? e chi lo conosce? qui si viene subito processati, in alcuni casi perfino arrestati senza vedere nessun ammonimento N.D.R:] viene emesso senza indagini e che un avviso di garanzia può arrivare al querelato anche dopo un anno e mezzo dalla querela, quando lui potrebbe non avere più prove a sua discolpa.
Riguardo all'ammonimento, non viene emesso in base a prove. Non richiede indagini (ossia raccolta di prove) ma accertamenti sommari eseguiti in base ad un istanza della parte offesa.
E questo io lo considero un grave limite anticostituzionale di questa legge. E' solo il mio parere, ma un parere fondato. In questo senso SO QUEL CHE DICO.

Una falsa denuncia fa vivere un incubo pari allo Stalking... Perchè una falsa denuncia E' Stalking!



Massimo rispetto per chi subisce lo Stalking [lo Stalking vero, non quello finto denunciato da squilibrati N:D:R:]... GIUSTO... nessuno vuole negarlo (e in più non si dice altro da anni), ma non sottovalutiamo il peso delle false denunce limitandoci a dire che sono facilmente smascherabili [ma quando mai? se questa legge è fatta in modo che chiunque può andare in tribunale a rendere dichiarazioni e testimonianze mendaci? E per l'imputato è anche difficile, se non impossibile, introdurre altri testimoni che non sono in lista testi per fronteggiare le false dichiarazioni di chi lo accusa? perchè le false dichiarazioni le sentite una volta in aula, non prima, quindi vi è di fatto impedito anche di citare i trestimoni più adatti o giusti a smentire questo o quello. non sempre i testimoni adatti o giusti sono presenti in lista testi dato che voi non potete sapere che cosa dichiarerà il vostro accusatore una volta in udienza. lo potrete sentire, appunto, solo una volta in udienza. e se in base a quel che dice aveste dei testimoni utili a contraddirlo e/o a provare/documentare il contrario non potrete a quel punto più citarli N.D.R.] ... perchè NON è COSI!!!
Ci sono stati addirittura arresti in flagranza di persone poi assolte....Finite dentro con una calunnia.
E i tempi per dimostrare la propria innocenza sono quelli (tanto lunghi) che le vittime lamentano per "l'uscita dal loro incubo". I tempi sono lunghi per tutti!
In quel tempo anche chi resta ai domiciliari da innocente e/o in "attesa di giudizio" scatta per qualsiasi cosa.. anche per "un uccellino che si posa sul ramo"....

Aggiungiamo l'aspetto economico: le "vittime" lamentano spesso di non potersi permettere un avvocato (mi pare di averlo letto da più parti) [e il gratuito patrocinio che fine ha fatto???? non lo sanno le vittime che c'è il gratuito patrocinio se uno non puo permettersi un avvocato? alle vittime di stalking gli va in ogni caso meglio che a noi: noi paghiamo per delle accuse FALSE, almeno loro pagano per delle accuse vereN.D.R.].
Che io sappia una querela sporta oralmente ai carabinieri non costa nulla!
L'indagato invece è OBBLIGATO per legge ad avere un avvocato, quindi per difendersi da una falsa denuncia si paga! 
Ringraziando Dio esiste il reato di calunnia [esiste si, ma anche qui non ci sperate perchè sembra essere uno sconosciuto dato che molte false accuse si risolvono spesso con una condanna, e se vi condannano non potete denunciare per calunnia chi vi ha fatto false accuse N.D.R.] e avendo prove in mano i ruoli durante le indagini possono capovolgersi [durante le indagini? a processo iniziato magari, se siete fortunati ed il vostro avvocato è bravo N.D.R.]. 
Ciò non toglie che ormai si è avviata una macchina nella quale il calunniato magari non avrebbe mai voluto entrare. le spese legali che ha anticipato per difendersi dalla calunnia potrebbe non vederle mai più risarcite senza costituirsi parte civile [ma soprattutto perchè, più realisticamente, se ti condannano come fai a costituirti parte civile?? N.D.R.]. e anche in quel caso se il calunniatore è un nullatenente potrebbe non vederle MAI risarcite. 
Soldi e tempo persi per i "disturbi mentali" di una finta vittima e stress a non finire. 
Direi proprio che la vita non è facile neanche per le vittime delle "finte vittime"".

* Osservatorio Nazionale Stalking - Sportello Telefonico 06.44246573 attivo dal lunedì al venerdì ore 10:00/19:00

Fonte: stalking.it