Il reato di Stalking, che esisteva già nei paesi anglosassoni, è arrivato in Italia dopo ANNI.
Speriamo che non sia così per il riconoscimento della FVS, la Sindrome da Falsa Vittimizzazione.
All'estero, che sono più avanti, questo è un fenomeno riconosciuto, censito, studiato: la letteratura e bibliografia di riferimento è infatti quasi tutta americana.
Che qui in Italia ci siano squinternati che fanno false accuse di Stalking per i più svariati motivi è ormai evidente ai più.
Quante False Accuse di Stalking da parte di soggetti mentalmente non presenti a se stessi devono essere permesse ancora prima che ci si renda conto di questo anche qui da noi?
FALSE VICTIMIZATION SYNDROME (Sindrome da Falsa Vittimizzazione)
Ciò si verifica quando un individuo cerca di convincere gli altri che lui o lei è stato oggetto di "Stalking" attraverso l'invenzione di fatti ed accadimenti per ristabilire un rapporto fallito e/o ottenere attenzione (Zona, M. A., Palarea, R. E., & Lane, J. C. (1998). In J. R. Meloy (Ed.), The psychology of stalking: Clinical and Forensic Perspectives (pp. 85-112). New York: Academic Press. ).
Gli individui che presentano queste caratteristiche possono anche corrispondere ai criteri del disturbo di personalità istrionico: chiede di essere al centro dell'attenzione, esprime superficialmente emozioni che cambiano rapidamente, e parla in un modo che è eccessivamente impressionistico e privo di dettaglio.
* Stranamente, a volte uno stalker si sentirà "vittimizzato" dalla persona a cui lui o lei sta facendo stalking. Questo è indicato come identificazione proiettiva. In altre parole, la rabbia dello stalker per essere stato respinto (e di altri inconsciamente rinnegati attributi/comportamenti correlati allo stalking) è "proiettata" nella vera vittima, in modo che la vera vittima è ora percepita dallo stalker come se essa stessa avesse questa rabbia (o questi attributi / comportamenti) e li facesse di rimando, quindi, "stalkerando" lo stalker.
* Un problema notevole con la False Victimization Syndrome (FVS) è che spreca risorse preziose. Ancora più importante, i casi di FVS che si verificano non dovrebbero compromettere la segnalazione e ricerca di casi di stalking legittimi.
* Un modello concettuale che classifica false accuse è stato sviluppato da Mohandie, Hatcher, e Raymond (Mohandie, K., Hatcher, C., & Raymond, D. (1998). False victimization syndromes in stalking. In J. R. Meloy (Ed.), The psychology of stalking: Clinical and Forensic Perspectives (pp. 225-256). New York: Academic Press.).
Sono delineati tre tipi di FVS:
1. a. Hysterical paralysis: Un esempio di ciò potrebbe essere la conversione di un disagio psicologico in problemi fisiologici. Ci sono spesso guadagni secondari ad avere un arto paralizzato, tale da non dover partecipare a un evento stressante o preoccupante.
b. Munchausen: Un individuo crea intenzionalmente o finge di sintomi fisici o psicologici, al fine di assumere il ruolo di malato.
c. Munchausen per procura: L' intenzionalmente prodotto o simulato sintomo fisico o psicologico in un'altra persona, come un bambino, sotto la propria cura e indirettamente, assumendo il ruolo di malato.
2. Autore conosciuto (Known Perpetrator):
a. un evento singolo
b. Eventi multipli (Stalking):
3. Autore sconosciuto (Unknown Perpetrator):
a. un evento singolo
b. Eventi multipli (Stalking)
Le ultime due categorie sono simili, salvo l'ovvia differenza che in uno si dice di conoscere l'autore e nell'altro si afferma che l'autore è sconosciuto. Inoltre, questi ultimi due tipi comportano motivazioni più complesse e procedure più sofisticate da parte della falsa vittima rispetto agli altri tipi (1a, 1b e 1c).
Le caratteristiche che classificano il tipo FVS 2 e 3 sono:
* Molteplici situazioni nel corso del tempo, quando la vittima è rimasta sola, senza testimoni e viene avvicinato dal sospetto;
* Accadimenti che iniziano come cose di poco conto, ma poi passano rapidamente a cose di rilevanza penale;
* La vittima segnala questi fatti penalmente rilevanti sulla base di quanto è stato appreso dai media o da qualcuno conosciuto dalla falsa vittima che ha denunciato questi eventi;
* La falsa vittima sostiene di aver ricevuto ferite, lettere, telefonate, minacce, pedinamenti.
(Fonte: stalkingbehavior.com)
Benvenuti nel Blog
Percentuale di archiviazioni per i reati di cui agli artt. 388, 570, 572, 612bis (Stalking): oltre il 50% (fonte: Procura della Repubblica di Roma)
Percentuale di False Denunce per Stalking: oltre il 50% (fonte: Ministero dell'Interno)
"Lo Stalking in Italia è una legge giusta, ma spesso usata per fini strumentali" (Barbara Bresci, Magistrato)
Se siete Vittime di False Accuse di Stalking raccontate le vostre esperienze e testimonianze.
Pubblichiamo le vostre storie, link esterni di informazione e contenuti inediti.
Contatti: vifast.italia@gmail.com vifast.associazione@gmail.com
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sabato 8 settembre 2012
LA FALSE VICTIMIZATION SYNDROME - Mentre in Italia gente innocente si dibatte in processi per False Accuse di Stalking all'estero si è già acclarato che esiste la Sindrome della Falsa Vittimizzazione
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NATASCIA BERARDINUCCI, DIARIO DI UNA STALKER - La storia di Natascia, secondo il suo accusatore e il tribunale che l'ha condannata la "ex socialmente pericolosa"
Natascia Berardinucci è stata una delle prime donne condannate per Stalking in Italia.
Incensurata, infermiera, attiva nel sociale e nel volontariato, viene ARRESTATA IN ATTESA DI GIUDIZIO (cioè PRIMA del processo) in seguito alle accuse che le sono state mosse dall'ex compagno con il quale si doveva sposare e messa successivamente in ospedale psichiatrico.
Malata di parkinson giovanile e chiaramente incompatibile con il sistema carcerario riesce ad uscirne solo dopo che la deputata radicale Rita Bernardini fa un interrogazione parlamentare sul suo caso.
Ma questo non le evita la condanna in tutti e tre i gradi di giudizio.
Natascia non ci sta e porta la sua storia all'attenzione dell'opinione pubblica e dei media, giornali, emittenti televisive, compare anche in un servizio de "Le Iene".
Dal ricorso alla Corte Europea di Strasburgo di Natascia:
" La ricorrente Natascia Berardinucci nata a Pescara il xxxxxxx, residente in xxxxxxxxx, è infermiere, dipendente dell’ Azienda SanitariaLocale
n. 2 - Lanciano xxxxxxxxxx dal 1.9.2000 ad oggi,
ARRESTATA IL 30.11.2009 SENZA AMMONIMENTO
per i reati di cui agli articoli 612-bis (atti persecutori)nei confronti dell'ex convivente, un
imprenditore di Atri, in seguito all’ordinanza applicativa di misur cautelare aggravato
dalle decisioni del P.M. del Tribunale di Teramo Laura Colica, benché incensurata fino
ad allora, con una condotta di vita giudicata da tutti encomiabile. L’istante è affetta
da una forma precoce di “Parkinson giovanile” diagnosticato nel 2005 dall’Istituto
Neurologico Carlo Besta di Milano, e se non curato bene può rendere difficile ogni
movimento. La malattia non le ha impedito di conseguire un diploma di Laurea in
Scienze Infermieristiche, un Master in Strumentista di Sala Operatoria, un Master in
Medicina Tropicale, un Master in Management e Coordinamento Infermieristico e di
impegnare il proprio tempo in associazioni di volontariato. La Malattia di Parkinson è
Incensurata, infermiera, attiva nel sociale e nel volontariato, viene ARRESTATA IN ATTESA DI GIUDIZIO (cioè PRIMA del processo) in seguito alle accuse che le sono state mosse dall'ex compagno con il quale si doveva sposare e messa successivamente in ospedale psichiatrico.
Malata di parkinson giovanile e chiaramente incompatibile con il sistema carcerario riesce ad uscirne solo dopo che la deputata radicale Rita Bernardini fa un interrogazione parlamentare sul suo caso.
Ma questo non le evita la condanna in tutti e tre i gradi di giudizio.
Natascia non ci sta e porta la sua storia all'attenzione dell'opinione pubblica e dei media, giornali, emittenti televisive, compare anche in un servizio de "Le Iene".
Dal ricorso alla Corte Europea di Strasburgo di Natascia:
" La ricorrente Natascia Berardinucci nata a Pescara il xxxxxxx, residente in xxxxxxxxx, è infermiere, dipendente dell’ Azienda SanitariaLocale
n. 2 - Lanciano xxxxxxxxxx dal 1.9.2000 ad oggi,
ARRESTATA IL 30.11.2009 SENZA AMMONIMENTO
per i reati di cui agli articoli 612-bis (atti persecutori)nei confronti dell'ex convivente, un
imprenditore di Atri, in seguito all’ordinanza applicativa di misur cautelare aggravato
dalle decisioni del P.M. del Tribunale di Teramo Laura Colica, benché incensurata fino
ad allora, con una condotta di vita giudicata da tutti encomiabile. L’istante è affetta
da una forma precoce di “Parkinson giovanile” diagnosticato nel 2005 dall’Istituto
Neurologico Carlo Besta di Milano, e se non curato bene può rendere difficile ogni
movimento. La malattia non le ha impedito di conseguire un diploma di Laurea in
Scienze Infermieristiche, un Master in Strumentista di Sala Operatoria, un Master in
Medicina Tropicale, un Master in Management e Coordinamento Infermieristico e di
impegnare il proprio tempo in associazioni di volontariato. La Malattia di Parkinson è
un disturbo del cervello che porta a tremori e difficoltà a camminare , il movimento e la
coordinazione. Il "parkinsonismo" si riferisce a qualsiasi condizione che coinvolge i tipi
di movimento cambia nella malattia di Parkinson. Parkinsonismo può essere causato da
altri disturbi (chiamato parkinsonismo secondario ) o alcuni farmaci. I sintomi possono
essere lievi in un primo momento.
All’Ospedale xxxxx xxxxx le prescrivono un medicinale appartenete alla classe dei dopamino agonisti, il pramipexolo prodotto dalla xxxxxxxx con il nome commerciale di xxxxxxxx.
Piano piano s’insinuano comportamenti e condotte inaspettate, prima dell'assunzione del sopra indicato farmaco, mai riportati nel foglietto illustrativo del xxxxxxxx, pur essendo provato in letteratura scientifica, sin dai primi anni dello scorso decennio, che l'assunzione del predetto farmaco potesse essere la causa oggettiva del cambio di personalità della stessa: si sveglia la notte per mangiare e per giocare al gratta e vinci on line, arriva a perdere circa 40 mila euro, diventa bulimica e aggressiva.
Nessuno tiene conto di informare i pazienti che hanno preso quel farmaco dal 2005 al 2007 dei possibili rischi che può arrecare: shopping compulsivo, gioco d'azzardo compulsivo, ipersessualità e iperbulimia. Solo dopo tre richiami dall'Emea (Agenzia Europea del farmaco) la casa farmaceutica che lo produce riporta nel bugiardino alcuni effetti collaterali devastanti che coinvolgono tutti quelli che sono i sensori dell'appagamento e della felicità.
Si è vista privata della libertà personale per cause non riconducibili alla propria natura e volontà, con un danno economico, e d’immagine, oltre alla difficoltà di riallacciare normali rapporti di colleganza che nel tempo si erano già incrinati a causa dell'eccessiva impulsività mostrata nei confronti dei colleghi, nei periodi di assunzione del xxxxxxxxxx. Rientra in quel 9% secondo la Prof. Flavia Valtorta : “La dimostrazione che gli effetti del xxxxxxxx nell'indurre disturbi del controllo degli impulsi erano presenti in letteratura già nei primi anni dello scorso decennio”, “la nota dell'ente regolatorio europeo sui medicinali del'ottobre 2004 che invitava a segnalare, la possibilità di sviluppo di alterazioni patologiche della libido (una forma di disturbo del controllo degli impulsi) nel foglietto illustrativo”, “la nota dell'Ente regolatorio europeo sui medicinali del febbraio 2005 che invitava a segnalare la possibilità di sviluppo di gioco d'azzardo patologico nel foglietto illustrativo”, “Il foglietto illustrativo del xxxxxxxx del 2006 in cui questi effetti collaterali ancora non erano segnalati”, “Il riferimento a letteratura che include i precedenti psichiatrici tra i fattori predisponenti allo sviluppo di gioco d'azzardo con I'uso di xxxxxxxxx”, “
Questo significa che, se si ritiene che un paziente abbia una suscettibilità personale allo sviluppo di questi disturbi, a maggior ragione deve essere avvertito di questo rischio”."
Nel corso del processo il tribunale vuole interdirla e farla dichiarare "socialmente pericolosa" predisponendo numerose perizie nell'arco di pochi giorni, sempre negative.
Ancora dal ricorso a Strasburgo di Natascia:
“circa la valutazione della pericolosità sociale della Sig.ra Berardinucci occorre fare le seguenti considerazioni, innanzitutto va considerato che la condotta di vita del reo è apparsa nella norma prima dei fatti contestati; infatti la stessa …s’è distinta sia negli studi conseguendo tre master di primo livello ( in strumentista di sala operatoria, master primo livello in coordinamento e management infermieristico per le funzioni di coordinamento università de l’aquila, corso di perfezionamento in malattie tropicali Brescia), da studente lavoratore e impiegando il proprio tempo libero col Cives (infermieri per l’emergenza) e col Cottolengo Mission Hospital, Kenya in azioni umanitarie internazionali! La sintomatologia compulsiva è legata al gioco d'azzardo è stata riscontrata adistanza di circa tre anni dall’inizio delia stessa terapia dopaminergica. La condotta contemporanea del reato appare inficiata dal quadro psicopatologico scompensato, scaturito un comportamento anomalo dall’ex convivente per cui è stato avviato il provvedimento in oggetto … benché non si ravvisi una pericolosità criminogenetica, in senso stretto non avendo avuto in passato di nessun comportamento analogo verso altre persone o azioni
criminose in genere rivolte verso terzi.”
Ma il dubbio rimane uno: riuscirà tutto questo a restituire un po di giustizia a Natascia?
coordinazione. Il "parkinsonismo" si riferisce a qualsiasi condizione che coinvolge i tipi
di movimento cambia nella malattia di Parkinson. Parkinsonismo può essere causato da
altri disturbi (chiamato parkinsonismo secondario ) o alcuni farmaci. I sintomi possono
essere lievi in un primo momento.
All’Ospedale xxxxx xxxxx le prescrivono un medicinale appartenete alla classe dei dopamino agonisti, il pramipexolo prodotto dalla xxxxxxxx con il nome commerciale di xxxxxxxx.
Piano piano s’insinuano comportamenti e condotte inaspettate, prima dell'assunzione del sopra indicato farmaco, mai riportati nel foglietto illustrativo del xxxxxxxx, pur essendo provato in letteratura scientifica, sin dai primi anni dello scorso decennio, che l'assunzione del predetto farmaco potesse essere la causa oggettiva del cambio di personalità della stessa: si sveglia la notte per mangiare e per giocare al gratta e vinci on line, arriva a perdere circa 40 mila euro, diventa bulimica e aggressiva.
Nessuno tiene conto di informare i pazienti che hanno preso quel farmaco dal 2005 al 2007 dei possibili rischi che può arrecare: shopping compulsivo, gioco d'azzardo compulsivo, ipersessualità e iperbulimia. Solo dopo tre richiami dall'Emea (Agenzia Europea del farmaco) la casa farmaceutica che lo produce riporta nel bugiardino alcuni effetti collaterali devastanti che coinvolgono tutti quelli che sono i sensori dell'appagamento e della felicità.
Si è vista privata della libertà personale per cause non riconducibili alla propria natura e volontà, con un danno economico, e d’immagine, oltre alla difficoltà di riallacciare normali rapporti di colleganza che nel tempo si erano già incrinati a causa dell'eccessiva impulsività mostrata nei confronti dei colleghi, nei periodi di assunzione del xxxxxxxxxx. Rientra in quel 9% secondo la Prof. Flavia Valtorta : “La dimostrazione che gli effetti del xxxxxxxx nell'indurre disturbi del controllo degli impulsi erano presenti in letteratura già nei primi anni dello scorso decennio”, “la nota dell'ente regolatorio europeo sui medicinali del'ottobre 2004 che invitava a segnalare, la possibilità di sviluppo di alterazioni patologiche della libido (una forma di disturbo del controllo degli impulsi) nel foglietto illustrativo”, “la nota dell'Ente regolatorio europeo sui medicinali del febbraio 2005 che invitava a segnalare la possibilità di sviluppo di gioco d'azzardo patologico nel foglietto illustrativo”, “Il foglietto illustrativo del xxxxxxxx del 2006 in cui questi effetti collaterali ancora non erano segnalati”, “Il riferimento a letteratura che include i precedenti psichiatrici tra i fattori predisponenti allo sviluppo di gioco d'azzardo con I'uso di xxxxxxxxx”, “
Questo significa che, se si ritiene che un paziente abbia una suscettibilità personale allo sviluppo di questi disturbi, a maggior ragione deve essere avvertito di questo rischio”."
Nel corso del processo il tribunale vuole interdirla e farla dichiarare "socialmente pericolosa" predisponendo numerose perizie nell'arco di pochi giorni, sempre negative.
Ancora dal ricorso a Strasburgo di Natascia:
“circa la valutazione della pericolosità sociale della Sig.ra Berardinucci occorre fare le seguenti considerazioni, innanzitutto va considerato che la condotta di vita del reo è apparsa nella norma prima dei fatti contestati; infatti la stessa …s’è distinta sia negli studi conseguendo tre master di primo livello ( in strumentista di sala operatoria, master primo livello in coordinamento e management infermieristico per le funzioni di coordinamento università de l’aquila, corso di perfezionamento in malattie tropicali Brescia), da studente lavoratore e impiegando il proprio tempo libero col Cives (infermieri per l’emergenza) e col Cottolengo Mission Hospital, Kenya in azioni umanitarie internazionali! La sintomatologia compulsiva è legata al gioco d'azzardo è stata riscontrata adistanza di circa tre anni dall’inizio delia stessa terapia dopaminergica. La condotta contemporanea del reato appare inficiata dal quadro psicopatologico scompensato, scaturito un comportamento anomalo dall’ex convivente per cui è stato avviato il provvedimento in oggetto … benché non si ravvisi una pericolosità criminogenetica, in senso stretto non avendo avuto in passato di nessun comportamento analogo verso altre persone o azioni
criminose in genere rivolte verso terzi.”
Ma il dubbio rimane uno: riuscirà tutto questo a restituire un po di giustizia a Natascia?
LA FALSA ACCUSA DI STALKING E TUTTO QUEL CHE NE CONSEGUE DALLA PARTE DELLA VITTIMA DI FALSE ACCUSE - Una Vittima di False Accuse di Stalking parla della sua esperienza con l' ONS (Osservatorio Nazionale Stalking)
Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com
Aggiungiamo l'aspetto economico: le "vittime" lamentano spesso di non potersi permettere un avvocato (mi pare di averlo letto da più parti) [e il gratuito patrocinio che fine ha fatto???? non lo sanno le vittime che c'è il gratuito patrocinio se uno non puo permettersi un avvocato? alle vittime di stalking gli va in ogni caso meglio che a noi: noi paghiamo per delle accuse FALSE, almeno loro pagano per delle accuse vereN.D.R.].
Che io sappia una querela sporta oralmente ai carabinieri non costa nulla!
L'indagato invece è OBBLIGATO per legge ad avere un avvocato, quindi per difendersi da una falsa denuncia si paga!
Ringraziando Dio esiste il reato di calunnia [esiste si, ma anche qui non ci sperate perchè sembra essere uno sconosciuto dato che molte false accuse si risolvono spesso con una condanna, e se vi condannano non potete denunciare per calunnia chi vi ha fatto false accuse N.D.R.] e avendo prove in mano i ruoli durante le indagini possono capovolgersi [durante le indagini? a processo iniziato magari, se siete fortunati ed il vostro avvocato è bravo N.D.R.].
Ciò non toglie che ormai si è avviata una macchina nella quale il calunniato magari non avrebbe mai voluto entrare. le spese legali che ha anticipato per difendersi dalla calunnia potrebbe non vederle mai più risarcite senza costituirsi parte civile [ma soprattutto perchè, più realisticamente, se ti condannano come fai a costituirti parte civile?? N.D.R.]. e anche in quel caso se il calunniatore è un nullatenente potrebbe non vederle MAI risarcite.
Soldi e tempo persi per i "disturbi mentali" di una finta vittima e stress a non finire.
Direi proprio che la vita non è facile neanche per le vittime delle "finte vittime"".
* Osservatorio Nazionale Stalking - Sportello Telefonico 06.44246573 attivo dal lunedì al venerdì ore 10:00/19:00
Fonte: stalking.it
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com
"Sono stata accusata INGIUSTAMENTE di Stalking e quindi conosco bene la "devastazione" emotiva e psicologica che una falsa accusa puo generare.
Non posso quindi non condividere molte delle idee riguardo alla "debolezza" di questa legge e alla facile strumentalizzazione che ne puo essere fatta da parte di tante persone in malafede.
Ma proprio perchè ho vissuto in prima persona questa esperienza e quindi non ho NESSUN INTERESSE ne VOGLIA di difendere ostinatamente la posizione delle presunte vittime, credo di essere nella condizione giusta per rassicurare circa la professionalità e la buona fede del presidente dell' ONS*
Da parte sua ho trovato apertura e disponibilità... e questo nonostante la mia vicenda non rientrasse sicuramente nei classici canoni (stalker vs vittima) e non si presentasse minimamente utile ai fini di un eventuale mercificazione o un eventuale "sbandieramento forzato" della 612bis.
Credo che se da parte dell'ONS ci fosse stato un sottile intento di MANIPOLAZIONE o di "FAVOREGGIAMENTO DI GIUSTIZIA SOMMARIA" io sarei stata "messa in un angolo" insieme alle mie idee e alle mie "scomode verità".
Ma non è stato così!
Da vittima di calunnia (mi considero tale) vorrei quindi ringraziare il dott. Lattanzi per la sua attenzione ed il suo aiuto psicologico... [...] mettere a tacere i calunniatori [...] tra l'altro permetterebbe di dare più spazio e voce alle vere vittime.
NON E' VERO CHE LE FALSE DENUNCE PER STALKING SONO FACILMENTE SMASCHERABILI,
visto che l'ammonimento [l'ammonimento? e chi lo conosce? qui si viene subito processati, in alcuni casi perfino arrestati senza vedere nessun ammonimento N.D.R:] viene emesso senza indagini e che un avviso di garanzia può arrivare al querelato anche dopo un anno e mezzo dalla querela, quando lui potrebbe non avere più prove a sua discolpa.
Riguardo all'ammonimento, non viene emesso in base a prove. Non richiede indagini (ossia raccolta di prove) ma accertamenti sommari eseguiti in base ad un istanza della parte offesa.
E questo io lo considero un grave limite anticostituzionale di questa legge. E' solo il mio parere, ma un parere fondato. In questo senso SO QUEL CHE DICO.
Una falsa denuncia fa vivere un incubo pari allo Stalking... Perchè una falsa denuncia E' Stalking!
Massimo rispetto per chi subisce lo Stalking [lo Stalking vero, non quello finto denunciato da squilibrati N:D:R:]... GIUSTO... nessuno vuole negarlo (e in più non si dice altro da anni), ma non sottovalutiamo il peso delle false denunce limitandoci a dire che sono facilmente smascherabili [ma quando mai? se questa legge è fatta in modo che chiunque può andare in tribunale a rendere dichiarazioni e testimonianze mendaci? E per l'imputato è anche difficile, se non impossibile, introdurre altri testimoni che non sono in lista testi per fronteggiare le false dichiarazioni di chi lo accusa? perchè le false dichiarazioni le sentite una volta in aula, non prima, quindi vi è di fatto impedito anche di citare i trestimoni più adatti o giusti a smentire questo o quello. non sempre i testimoni adatti o giusti sono presenti in lista testi dato che voi non potete sapere che cosa dichiarerà il vostro accusatore una volta in udienza. lo potrete sentire, appunto, solo una volta in udienza. e se in base a quel che dice aveste dei testimoni utili a contraddirlo e/o a provare/documentare il contrario non potrete a quel punto più citarli N.D.R.] ... perchè NON è COSI!!!
Ci sono stati addirittura arresti in flagranza di persone poi assolte....Finite dentro con una calunnia.
E i tempi per dimostrare la propria innocenza sono quelli (tanto lunghi) che le vittime lamentano per "l'uscita dal loro incubo". I tempi sono lunghi per tutti!
In quel tempo anche chi resta ai domiciliari da innocente e/o in "attesa di giudizio" scatta per qualsiasi cosa.. anche per "un uccellino che si posa sul ramo"....
In quel tempo anche chi resta ai domiciliari da innocente e/o in "attesa di giudizio" scatta per qualsiasi cosa.. anche per "un uccellino che si posa sul ramo"....
Aggiungiamo l'aspetto economico: le "vittime" lamentano spesso di non potersi permettere un avvocato (mi pare di averlo letto da più parti) [e il gratuito patrocinio che fine ha fatto???? non lo sanno le vittime che c'è il gratuito patrocinio se uno non puo permettersi un avvocato? alle vittime di stalking gli va in ogni caso meglio che a noi: noi paghiamo per delle accuse FALSE, almeno loro pagano per delle accuse vereN.D.R.].
Che io sappia una querela sporta oralmente ai carabinieri non costa nulla!
L'indagato invece è OBBLIGATO per legge ad avere un avvocato, quindi per difendersi da una falsa denuncia si paga!
Ringraziando Dio esiste il reato di calunnia [esiste si, ma anche qui non ci sperate perchè sembra essere uno sconosciuto dato che molte false accuse si risolvono spesso con una condanna, e se vi condannano non potete denunciare per calunnia chi vi ha fatto false accuse N.D.R.] e avendo prove in mano i ruoli durante le indagini possono capovolgersi [durante le indagini? a processo iniziato magari, se siete fortunati ed il vostro avvocato è bravo N.D.R.].
Ciò non toglie che ormai si è avviata una macchina nella quale il calunniato magari non avrebbe mai voluto entrare. le spese legali che ha anticipato per difendersi dalla calunnia potrebbe non vederle mai più risarcite senza costituirsi parte civile [ma soprattutto perchè, più realisticamente, se ti condannano come fai a costituirti parte civile?? N.D.R.]. e anche in quel caso se il calunniatore è un nullatenente potrebbe non vederle MAI risarcite.
Soldi e tempo persi per i "disturbi mentali" di una finta vittima e stress a non finire.
Direi proprio che la vita non è facile neanche per le vittime delle "finte vittime"".
* Osservatorio Nazionale Stalking - Sportello Telefonico 06.44246573 attivo dal lunedì al venerdì ore 10:00/19:00
Fonte: stalking.it
Minacciata di denuncia per Stalking da uno psicotioco narcisista che la crede Innamorata di Lui - LE VOSTRE STORIE
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com
"Io sto subendo minacce di denunce per stalking da parte di
una persona che mi ha rovinato la vita in tutti i modi subdoli
e possibili negli ultimi due anni…aggressioni verbali in
privato e in pubblico anche in situazioni di lavoro, calunnie,
screditamento, prese in giro continue, isolamento da tutto il
contesto sociale che ero solita frequentare dicendo
chiaramentte che la mia presenza non gli era gradita, il tutto
per l’idea che io fossi “attratta” da lui.
In pratica quest’uomo, che mi ha oltretutto danneggiata e
non poco anche dall punto di vista lavorativo, vorrebbe che
io scomparissi dalla faccia della terra e tutti i miei tentativi di
avere delle spiegazioni o di dialogare per far capire il mio
punto di vista e le mie sofferenze e riprendermi almeno in
parte la mia vita “normale”, le mie amicizie e le mie abitudini
hanno portato me a essere minacciata di denuncia per
stalking.
Mi sembra che alle persone sia ormai lecito far di tutto sotto
l’ombrello di questo termine, io non ho mai minacciato
nessuno nè usato alcun tipo di violenza nè danneggiato
oggetti altrui, anzi questa persona ha gettato via dei miei
oggetti che aveva a casa per vendetta quando ho agito per
vie legali dopo una sua scorretezza lavorativa.
Sto cercando una consulenza ma mi sembra che l’unica sia avere soldi per pagare un buon avvocato."
Fonte: stalking.it
sabato 18 agosto 2012
VIOLENZA PSICOLOGICA: IL PARTNER MANIPOLATORE. Il cattivo partner di oggi potrebbe essere l'accusatore di (falso) Stalking di domani
Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com
La manipolazione affettiva nella coppia: riconoscere ed affrontare il cattivo partner
Manipolare l’altro significa sfruttarlo per il proprio vantaggio. La manipolazione ordinaria, i piccoli trucchi, fanno parte della vita quotidiana di ogni coppia; il perverso narcisista, invece, seduce per meglio colpire dopo.
Dà l’impressione di farsi in quattro per la sua compagna ma, in realtà il suo scopo è quello di distruggere, e possiede l’arte di rovesciare ogni situazione presentandosi come vittima.
Grazie ad una manipolazione costante ed insidiosa, egli modella, a forza di critiche, la personalità stessa dell’altro, che perde la sua autostima e la sua volontà, sfociando nella depressione, ormai dipendente, incapace di andare avanti…
Questa violenza psicologica é distruttiva quanto la violenza fisica.
Attingendo a molti casi concreti Pascale Chapaux-Morelli e Pascal Couderc aiutano ad individuare questo tipo di profilo e ad uscire dalla dipendenza, per potersi ricostruire.
Che cosa potete fare se il vostro manipolatore, dopo che gli siete sfuggite e gli avete pure fatto l'affronto di osare ribellarvi vi denuncia per Stalking?
Non potete fare NIENTE.
A meno che voi non l'abbiate denunciato prima, e anche li dipende come è stata trattata la vostra denuncia e/o se sono stati aperti dei procedimenti contro il vostro accusatore, in ogni caso potete fare ben poco.
La legge dice che "La sussistenza dei gravi indizi si fonda sulle dichiarazioni della persona offesa che, come è noto, possono essere assunte, anche da sole, come prova della responsabilità della persona accusata, non ne
cessitando le stesse di riscontri esterni."
quindi voi, in quanto IMPUTATI, siete Stalker fino a prova contraria perchè chi vi accusa dice così.
Inoltre voi, in quanto Imputati, non potete chiedere una perizia psichiatrica per chi vi accusa, cosa che dovrebbe poter essere invece NORMALE E PREVISTA onde poter certificare che chi accusa non sia invece mentalmente disturbato. Voi lo sapete che lo è, ma il giudice no, quindi non lo potete dimostrare.
Potete, se vi va e se avete soldi da spendere, andare in terapia che comunque male non fa, e farvi periziare voi (a VOSTRE spese ovvio, e sempre se il tribunale non ve la ordina prima a voi, che siete imputati, una perizia psichiatrica) facendovi certificare eventuali danni da stress ecc, che sicuramente avrete e poi presentare la vostra perizia al giudice nella vostra memoria difensiva, ma anche così non avete garanzia di essere presi in considerazione: sta tutto al buonsenso del giudice.
Emblematica in tema di perizie e loro considerazione, la storia di Natascia Berardinucci
Se invece avere avuto a che fare con questo soggetto dallo psicologo/psichiatra vi ci aveva già mandato, documentate tutto e citate il vostro psico in lista testi.
Ma se non è un professionista abilitato per il tribunale aspettatevi che ciò che dirà in udienza a vostra discolpa valga poco e/o venga respinto dall'avvocato della controparte..............
e comunque c'è una simpatica sentenza del Tribunale di bari del 13 Aprile 2010 che dice che lo "Stalker" è punibile anche se in cura da uno psichiatra............ forse l'hanno fatta perchè gli stalker veri non facessero l'escamotage di farsi passare per pazzi per restare impuniti.............. ma invece AI PAZZI VERI che fanno false accuse chi ci pensa???? Chi ci difende da loro?
Successivamente invece, con sentenza del Tribunale di Milano nel Novembre 2010, lo stalker della Hunziker viene assolto perchè "incapace di intendere e di volere" e perchè, questo è IMPORTANTISSIMO "I FATTI RISALGONO AL 2008 PRIMA DELL'ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE SULLO STALKING."
Insomma, sentenze contrastanti e solo tanta confusione.
e comunque c'è una simpatica sentenza del Tribunale di bari del 13 Aprile 2010 che dice che lo "Stalker" è punibile anche se in cura da uno psichiatra............ forse l'hanno fatta perchè gli stalker veri non facessero l'escamotage di farsi passare per pazzi per restare impuniti.............. ma invece AI PAZZI VERI che fanno false accuse chi ci pensa???? Chi ci difende da loro?
Successivamente invece, con sentenza del Tribunale di Milano nel Novembre 2010, lo stalker della Hunziker viene assolto perchè "incapace di intendere e di volere" e perchè, questo è IMPORTANTISSIMO "I FATTI RISALGONO AL 2008 PRIMA DELL'ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE SULLO STALKING."
Insomma, sentenze contrastanti e solo tanta confusione.
Insomma, per come è fatta la legge pare proprio che se siete imputati per Stalking in seguito a False Accuse mossevi da soggetti astiosi e manipolatori possiate fare ben poco per difendervi adeguatamente.
http://www.amazon.it/dp/8889845422/ref=as_li_tf_til?tag=rolasblog-21&camp=3458&creative=23838&linkCode=as1&creativeASIN=8889845422&adid=0E4NF4Y6SZZJ267G91NK&&ref-refURL=http%3A%2F%2Frolandociofi.blogspot.it%2F2012%2F05%2Fla-manipolazione-affettiva-nella-coppia.html
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venerdì 17 agosto 2012
False Vittime di Stalking: cercare di aiutarle per poi ritrovarsi a doversi difendere da loro. Intervista a Paola Caio
Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com
Paola Caio è una donna, impegnata nell’aiuto verso le vittime di comportamenti persecutori.
Stalking: prima non "esisteva", poi se ne è parlato un pò.
Ora è una realtà, più reale che mai, insieme alle FALSE ACCUSE DI STALKING.
Si parla perlopiù di donne che ne sono le autrici, la maggior parte delle volte in contesti di separazioni conflittuali, MA NON BISOGNA TUTTAVIA DIMENTICARE CHE SONO MOLTE LE DONNE VITTIME DI FALSE ACCUSE DI STALKING DA PARTE DEGLI UOMINI: EX COMPAGNI, EX MARITI, EX FIDANZATI.
Le FALSE ACCUSE DI STALKING sono la nuova, subdola frontiera della Violenza sulle Donne.
Intervista a Paola Caio:
"Entriamo in questo fragile discorso con Paola Caio, mamma coraggio, che abbiamo già visto ospite a trasmissioni quali Mattino 5 con Claudio Brachino; Pomeriggio 5 con Barbara d’Urso; Rai Uno con Caterina Balivo, Rai Due con Senette; Rai uno a "La vita in diretta". Due volte dal Maurizio Costanzo Show e una presenza sui canale di La7, sempre a raccontare, sottolineare, la sua "seconda Vita" adoperata al sostegno psicologico di donne vittima di stalkers.
[...]
Paola Caio ha iniziato poi il suo impegno sociale attraverso un’ Associazione.
Si, collaborando attivamente come Presidente dell’Associazione Italiana vittime della violenza in cui sono rimasta in carica per tre anni, poi ho deciso di dimettermi, in quanto non condividevo alcune cose all’interno della Associazione stessa. Si era deciso che la politica rimanesse FUORI, … invece ... Anni fa si parlava poco o niente di violenza sulle donne, i dati parlano chiaro: ogni anno muoiono a causa della violenza molte donne , troppe. Da allora mi sono sempre informata sui decessi per violenza. Ho contattato alcune madri e familiari e insieme abbiamo fondato una Associazione.[...]
Si sottolineava, nell’introduzione al nostro incontro, come alcune vittime di stalkers, siano invece false vittime e si rivelino poi pericolose nemiche. Aiutare, cioè, persone, che lamentino violenze subite, e ritrovarsi poi a doverle combattere. L’assurdità di andare incontro allo stalker, cosa che mai nessuno penserebbe di fare. Ma è un problema che esiste ed è giusto evidenziarlo. Chi sono queste false vittime?
Non tutte le donne sono vere vittime della violenza. Alcune donne, rare per fortuna, usano questo sistema per vendicarsi dei torti subiti da parte del loro compagno, marito, fidanzato, denunciano per il solo gusto di far del male; per togliere la patria potestà dei figli al padre denunciato, o vedere il proprio ex in difficoltà, al limite dell’esaurimento nervoso o della propria morte. Anche se non sempre riescono nel loro intento di vendetta . Purtroppo è facile essere raggirati, almeno nel contatto iniziale, da queste false vittime, perchè il loro racconto è pieno di continue violenze, soprattutto psicologiche, messe in atto dai mariti, contro loro stesse o i propri figli. Denuncie che poi risultano vere e proprie falsità, ma armi potenti, perchè messe per iscritto. Denuncie successivamente smascherate, ma che portano altrettanta ingiustizia, durante il loro percorso. Pensiamo a due episodi, con cui altrettante donne extracomunitarie non volevano che i mariti vedessero i propri figli, solo ed esclusivamente perchè il loro rapporto affettivo era finito. In un caso la donna ha costruito la denuncia di violenza contro i suoi bambini; nell’altro caso si è parlato di violenza sessuale, mentre invece c’era un rapporto consenziente.Poi ci sono le donne fragili, emotivamente instabili provate dalla vita, incapaci di relazionarsi col prossimo: quelle che non accettano i loro insuccessi nella vita. Quelle che usano mezzi diffamatori per demolire psicologicamente le persone che, nel corso del loro operato, sono riuscite a portare a termine casi difficili, andati a buon fine, grazie alla competenza e alla discrezione .
Come è possibile che riescano ad entrare in contatto con associazioni di lotta alle violenze, loro stesse, che la violenza la usano?
Da qualche anno i gruppi antiviolenza sono aumentati a dismisura. Tutti capaci di aiutare il prossimo. Si definiscono laureati, criminologi, psicologi ecc. ecc., ma quanti di questi personaggi lo sono davvero, in termini di competenza provata? E’ cosi che molti aiuti partono in automatico e ci si rende conto, più o meno in ritardo, di aver aiutato persone sbagliate. L’importante è accorgersene il prima possibile.
Ci sono donne che avvicinano associazioni di lotta alle violenze, o persone specifiche, come te, utilizzando racconti fittizi, per averne un rendiconto, e che si rivelano un potenziale pericolo per le persone e le associazioni stesse; rovinando anche la figura delle donne che, invece, in pericolo lo sono davvero. Hai conosciuto problematiche di questo tipo?
Ci sono donne che avvicinano associazioni di lotta alle violenze, o persone specifiche, come te, utilizzando racconti fittizi, per averne un rendiconto, e che si rivelano un potenziale pericolo per le persone e le associazioni stesse; rovinando anche la figura delle donne che, invece, in pericolo lo sono davvero. Hai conosciuto problematiche di questo tipo?
Io stessa sono tutt’oggi oggetto di STALKING da parte di una persona, conosciuta tramite il network Facebook, utilizzato ormai da tutti per comunicare con più persone possibile. Ho avuto qualche contatto via mail; ho conosciuto personalmente la persona in questione, ma resami conto della realtà delle cose, e cioè della infondatezza dei suoi racconti, ho chiuso i contatti con questa persona e da allora non mi sono piu fatta sentire, né via mail , né con telefonate, né tramite Facebook. Anche dal fatto che sono stata BANNATA, cancellata, dalla persona stessa.
All’inizio le avevo creduto ciecamente, talmente era abile nel professarsi vittima. Poi, piano piano, come era logico accadesse, tutti i nodi sono venuti al pettine e mi sono allontanata. Non sopporto il vittimismo inesistente, ne è da assimilare per lungo tempo. Da allora non ho più pace. Da persona che concede aiuto, sono diventata, in modo assurdo, una vittima di stalking.Senza entrare nei particolari, ma che atteggiamenti ha preso, verso di te, questa persona, per essere apostrofata come stalker?
Mi sta accusando di farle telefonate minacciose, addirittura di morte, naturalmente prive di fondamento. Prende contatti con associazioni o persone, che sono in rapporti con me, per "sputtanare" letteralmente la mia persona. Ha messo in essere denunce con false accuse.
Paola, di norma, queste tipo di denuncie vengono poi analizzate nello specifico, e se risultano false c’è l’avvio dell’operato delle forze dell’ordine, per riportare la realtà nella sua giusta forma. Questo tipo di comportamenti danneggiano, non poco, il vero bisogno di aiuto, che hanno le persone sotto violenza, ed è un tipo di comportamento che va eliminato con fermezza.
Sì, infatti sono già al lavoro le forze di polizia e spero nella loro provata professionalità, nel cercare, dai tabulati telefonici, dalla memoria del PC, o in qualunque altro modo, chi davvero è in fallo. E siano prese serie posizioni in merito. Posizioni che già ora si stanno delineando... e in breve termine.
Ecco la figura che volevamo uscisse e di cui è doveroso tenere conto: la falsa vittima. Proprio quella persona che chiede aiuto, sviando l’attenzione verso vere vittime di violenza, e togliendo a loro aiuti anche vitali. Aiutare una persona non è un gioco e nello stesso tempo non lo è nemmeno il chiedere aiuto. Ringraziamo Paola Caio; le associazioni con cui collabora; le forze dell’ordine, con cui ho avuto modo di dialogare, in questi anni, in relazione a crimini diversi, tra cui lo stalking, perchè è doveroso, lo ripetiamo, evidenziare subito la falsa vittima, il potenziale nuovo stalker, perchè è una figura immatura, che nulla ha a che vedere con una vera vittima. Un invito anche alla conglomerazione delle migliaia di associazioni, in poche, ma più funzionanti realtà, cosi che gli stessi finanziamenti a loro versati, non siano persi in migliaia di piccole inutili azioncine, ma in vere e proprie azioni di contrasto e protezione delle donne e di tutte quelle persone vittime di violenza. Non è una denuncia a salvare la vita, ma tutto quello che si fa dopo."
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lunedì 13 agosto 2012
Che cosa è il vero Stalking-FALSE ACCUSE DI STALKING: UN NUOVO ASPETTO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE
Sei Vittima di False Accuse di Stalking e vuoi raccontare la tua storia?
Sei un legale, uno psicologo, un associazione e vuoi inviarci dei contributi da pubblicare? Scrivici a: vifast.italia@gmail.com
Paradossalmente il VERO Stalking a volte lo subisce la persona che viene denunciata dalla/dalle persona/e che la denunciano.
E quindi si ha il fenomeno delle False Accuse di Stalking.
Il problema è che poi le Vittime di False Accuse vengono processate, ed in alcuni casi anche CONDANNATE.
Del fenomeno non se ne parla. la legge così com'è si presta a strumentalizzazioni e NON VA BENE, perchè è potenzialmente pericolosa per tutti i cittadini: allo stato attuale delle cose CHIUNQUE può essere denunciato con false accuse per Stalking.
La maggior parte dei casi si ha nelle separazioni tra coniugi, ma si verifica anche il fenomeno delle false accuse di stalking fatte da uomini (spesso sposati o fidanzati) alle loro ex per togliersi di torno delle presenze "scomode" per vari motivi.
Le False Accuse di Stalking fatte da uomini alle donne rappresentano UN NUOVO ASPETTO EMERGENTE E PERICOLOSO DELLA VIOLENZA SULLE DONNE, cosa di cui chi di dovere (associazioni di genere, Magistratura, Forze dell'Ordine, organi di informazione, Psicologi, Avvocati) ed opinione pubblica dovremmo tutti tenerne conto.
Cos'è lo Stalking (fonte: armoniosamente.wordpress.com)
Lo Stalking consiste in una serie di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza, alla ricerca di un contatto e di comunicazione nei confronti di una vittima che risulta infastidita e/o preoccupata da tali attenzioni o comportamenti.
E’ costituito da:
1. un molestatore (stalker) che individua una persona nei confronti della quale sviluppa un’intensa attenzione;2. una serie ripetuta di comportamenti con carattere di sorveglianza e/o di comunicazione e/o di ricerca di contatto;
3. la persona individuata dal molestatore (stalking victim) percepisce come intrusivi e sgraditi tali comportamenti, avvertendoli con un associato senso di minaccia e di paura.
Il fenomeno dello stalking viene considerato nella sua gravità nel momento in cui questo sfocia nell’omicidio o nel suicidio, in realtà, le conseguenze sulla vittima sono numerose e non coincidono necessariamente con la morte di quest’ultima. Tra queste, quelle più frequenti sono i disturbi d’ansia e i disturbi del sonno, ma non è raro trovare anche un disturbo post – traumatico da stress.
L’art. 612 bis (Atti persecutori):
‘Chiunque ripetutamente molesta o minaccia taluno in modo da turbare le sue normali condizioni di vita ovvero in modo da porlo in stato di soggezione o grave disagio fisico o psichico, od anche in modo da determinare un giustificato timore per la sicurezza personale propria o di persona a sé legata da stabile legame affettivo, e punito a querela della persona offesa con la reclusione fono a quattro anni …’
Che fare?
E’ importante tenere un diario e registrare le telefonate in modo tale da avere dei dati tangibili da portare senza la presenza di comprovata molestia, le autorità non possono fare molto Lo stalker infatti si “alimenta” dei comportamenti di paura della vittima, ma anche di quelli reattivi, relativi alla rabbia che la persona porta dentro per la situazione che sta sopportando.
1) Rivolgersi immediatamente all’ufficio denunce della Polizia: all’ufficiale di polizia giudiziaria incaricato della ricezione della denuncia, in maniera chiara ed articolata, la successione degli eventi ricordando che:
- Se vi è stata aggressione (fisica o verbale) che ha determinato lesioni e/o stato d’ansia, prima dell’esposizione della denuncia è necessario rivolgersi presso il pronto soccorso dell’ospedale più vicino, narrando i fatti accaduti. Facendo ciò il medico di turno sarà obbligato a stilare un referto medico il quale, oltre a costituire una vera e propria ricezione di notizia di reato, sarà la prova della veridicità dei fatti narrati nell’esposizione della querela.
- Se vi sono state molestie telefoniche (anche telefonate mute)ricordarsi, qualche giorno prima della denuncia, di annotare possibilmente il giorno e l’ora in cui queste sono pervenute. Anche se ciò è molto fastidioso è necessario attivare il tasto di risposta e tenere in linea l’altra persona per qualche secondo (naturalmente senza instaurare una conversazione), dimodoché il sistema di registrazione dei tabulati telefonici entri in funzione. La molestia telefonica (art. 660 c.p.), anche se ritenuta un reato minore, a volte è l’unico reato che riesce ad incardinare tutto il processo presso il tribunale ordinario e non presso l’ufficio del giudice di pace. Infatti è raro che comportamenti di stalking sfocino in aggressioni fisiche o altre condotte così gravi da permettere di incardinare il processo presso il tribunale ordinario.
2) Riportare in denuncia, con precisione ed in modo particolareggiato, tutte le frasi offensive o minacciose ricevute, ricordando che le minacce di morte, specie se profferte impugnando armi costituiscono minaccia grave ed incardinano il processo presso il tribunale ordinario. Per quanto riguarda le frasi offensive ricordarsi di citare i testimoni che hanno assistito all’evento
3)Ricordarsi che obbligare qualcuno a fare qualche cosa che non vuole fare (esempio obbligarlo a fermarsi mentre in auto sta percorrendo una pubblica via) integrano il reato, grave, di violenza privata. In situazioni del genere, se possibile, è bene richiedere sul posto l’intervento di una volante (113) che procederà a cristallizzare l’evento e comunque è sempre necessario citare i testimoni presenti ai fatti.
Se non ce la sentiamo di sporgere querela, è comunque possibile esporre i fatti al Questore che procederà ad un ammonimento verbale nei confronti del molestatore che verrà invitato a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale.
Se il soggetto ammonito continua a molestare la sua vittima, si procede d’ufficio contro di lui e la pena è aggravata di almeno un terzo
Il fai da te
Se sei una vittima di stalking dovresti:
1) evitare tutti i contatti con lo stalker : questo è un punto di partenza di fondamentale importanza. Non essere gentile con lui/lei, prestare attenzione o avviare contatti con lo stalker potrebbe involontariamente rinforzare la sua condotta.
Per cui:
- Spiega chiaramente allo stalker che non desideri aver alcun contatto con lui/lei.
- Qualunque forma di contatto, anche se dissuasivo o limitato, può far sperare che la perseveranza un giorno sarà ricompensata da una relazione con la vittima.
- Ogni tentativo di reazione da parte della vittima riconoscono e ricompensano gli sforzi dello stalker per aver un contatto.
- Le vittime devono mostrarsi ferme nella propria decisione di chiudere la relazione.
- Nel caso in cui vittima e stalker dovessero incontrarsi faccia a faccia, la vittima dovrebbe evitare di manifestare qualunque emozione. Se la vittima è sola dovrebbe cercare di incontrare lo stalker in un luogo pubblico o affollato.
- Le vittime dovrebbero anche evitare di fare rappresaglie contro gli stalker per quanto giustificate queste possano sembrare.
2) cercare l’aiuto delle autorità : informare le autorità di polizia locale che sei vittima di uno stalker e che pensi di presentare denuncia se gli episodi dovessero continuare (ad esempio per più di due settimane). Chiedi una consulenza legale ed informati sui vari gruppi che forniscono consulenza, supporto o aiuto Conserva le prove di ogni contatto con lo stalker. Conserva tutte le prove , le e-mail andrebbero stampate e copiate sul disco fisso, le telefonate andrebbero registrate per giorno e per ora. Tieni una documentazione di tutti gli episodi avvenuti, specificando cosa è successo (gli episodi specifici), quando (ora, giorno e data) e dove.
3)Studiare un piano di sicurezza : a prescindere dal coinvolgimento della polizia o del sistema giudiziario, la vittima dovrebbe essere resa consapevole del fatto di essere responsabile in prima persona della propria sicurezza. La vittima dovrebbe pensare a quali strategie potrebbero aiutarla a sentirsi. A tal fine, le vittime dovrebbero essere incoraggiate ad elaborare un piano di sicurezza per sé e per i propri familiari. Il piano di emergenza dovrebbe prevedere anche il fornire informazioni specifiche alle persone che potrebbero in qualche modo aiutare la vittima.
Tra le principali azioni da mettere in atto sono:
- Fare una lista di numeri di telefono utili (es. della polizia, di amici, di centri per la violenza domestica, di un avvocato, ecc.);
- Fornire a coinquilini, amici, familiari e colleghi informazioni sulla situazione di stalking, in modo tale da ottenere il loro aiuto
- Dare esplicite indicazioni circa le azioni che dovrebbero essere intraprese nel caso di contatti da parte dello stalker;
- Fornire alle persone maggiormente coinvolte (amici, familiari, vicini e colleghi di lavoro), una fotografia o una descrizione dello stalker; chiedere loro di chiamare la polizia ogni volta che sentono rumori sospetti;
- Tenere in macchina una borsa per le emergenze e del denaro, nel caso in cui non fosse possibile rientrare a casa;
- Portare con sé un telefono cellulare, utilizzando la funzione chiamate rapide;
- Cambiare spesso le proprie abitudini di vita;
- Usare una casella di posta privata;
- Se stai subendo molestie on-line dovresti dire allo stalker che queste comunicazioni non sono gradite ed insistere affinché vengano interrotte. Contattare l’amministratore responsabile dei servizi internet per poter bloccare il comportamento indesiderato. Non allegare nessuna firma alle tue mail: quando l’e-mail viene spedita, l’intestazione può contenere informazioni riguardanti caratteri identificativi come il nome e l’indirizzo. Bloccare o ignorare le e-mail sconosciute.
- Molestie telefoniche: se ricevi telefonate sospette mantieni la calma e cerca di non manifestare alcuna emozione, sposta il ricevitore e lascialo alzato per alcuni minuti e poi riattacca. Annota data e ora della chiamata. Se rispondi ad una telefonata dello stalker, la cosa migliore da fare è riattaccare gentilmente. Buttare giù il ricevitore o gridare può incoraggiarlo. Non rispondere mai al telefono se squilla subito dopo avere chiuso una telefonata con lo stalker. Tieni un telefono cellulare a portata di mano nel caso in cui la linea venisse intasata o manomessa. Richiedi un numero di telefono privato. Il numero dello stalker può essere rintracciato dal gestore telefonico.
Conseguenze dello stalking
Ci possono essere delle reazioni a lungo termine, tra cui quelle più frequenti risultano essere: il cambiamento dello stile di vita, (cambiando lavoro, abitazione, città, stato), la protezione di se stessi (cambiando numero di telefono, usando il cognome da nubile sul lavoro, seguendo corsi di autodifesa o acquistando un arma) e della propria casa (istallando apparecchi tecnologici o sistemi di allarme nei casi più gravi, mentre in quelli blandi cambiando la serratura della porta).
Gli stalker costringono la vittima a dover fare molti cambiamenti significativi nella propria vita. La predisposizione di un piano di sicurezza dovrebbe diventare una priorità. Molte vittime di stalking rinunciano ad andare a trovare amici e parenti e mostrano una limitazione della vita sociale:
- Quasi sempre sono costrette a cambiare numero di telefono e l’e-mail;
- Possono essere costrette a sostenere spese per riparare oggetti di proprietà che sono stati danneggiati (case, automobili, ecc) ;
- Ulteriori spese sono correlati all’installazione di sistemi di sicurezza ed al ricorso a legali o a terapeuti, cambiare lavoro, cambiare casa, compromette un rapporto sentimentale in corso.
Un punto di partenza nella lotta allo stalking è quello di rendere le vittime consapevoli che, se possono far poco, se non nulla, per cambiare la condotta dello stalker, tuttavia possono cambiare in molti modi utili al riguardo le proprie azioni.
I sintomi psicologici causati dallo stalking non si risolvono immediatamente una volta che le molestie si interrompono:le vittime possono manifestare conseguenze di tipo emotivo per parecchi mesi e i sintomi post-traumatici possono esserepermanenti.
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