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Percentuale di archiviazioni per i reati di cui agli artt. 388, 570, 572, 612bis (Stalking): oltre il 50% (fonte: Procura della Repubblica di Roma)
Percentuale di False Denunce per Stalking: oltre il 50% (fonte: Ministero dell'Interno)
"Lo Stalking in Italia è una legge giusta, ma spesso usata per fini strumentali" (Barbara Bresci, Magistrato)
Se siete Vittime di False Accuse di Stalking raccontate le vostre esperienze e testimonianze.
Pubblichiamo le vostre storie, link esterni di informazione e contenuti inediti.
Contatti: vifast.italia@gmail.com vifast.associazione@gmail.com
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sabato 29 settembre 2012
FALSE VICTIMIZATION SYNDROME. personalità e motivazioni della Falsa Vittima
La FALSE VICTIMIZATION SYNDROME si verifica in soggetti che cercano di convincere gli altri di essere vittime di Stalking attraverso l'invenzione di fatti mai accaduti e di circostanze mai verificatesi per ristabilire un rapporto e/o ottenere attenzione.
Gli individui che presentano queste caratteristiche possono anche presentare i criteri per il Disturbo di Personalità Istrionico (DSM-IV, 1994)
In questi casi molto frustranti lo Stalker puo credere di essere la vittima. A volte denuncia anche la sua vittima di averlo pedinato........
In questi casi il vero stalker è di solito quello che ha iniziato i contatti, anche se non sempre è così.
In realtà questo tipo di stalker soffre di una grave mancanza di autostima.
Si sente molto inferiore alla vittima, che ammira molto, anche se raramente lo ammetterebbe.
Questi stalker, credendo di essere inferiori o respinti da quelli che ammirano di più (o essendolo realmente) iniziano molestando e seguendo le vittime, diffondendo chiacchiere, tenendo sotto controllo e in molti casi tramando vendette.
Nella FALSE VICTIMIZATION SYNDROME lo stalker è estremamente manipolatorio.
Molto spesso convince se stesso e gli altri che la colpa è della vittima, quando in verità la vittima spesso non avrebbe avuto alcun contatto o conoscenza dello stalker se lo stalker non avesse per primo iniziato una campagna contro di lei.
Spesso la vittima fa delle denunce alle autorità per cercare di difendersi da questo tipo di stalker.
Spesso delirante e sempre irrazionale, quando messo di fronte ai fatti questo stalker razionalizzerà e manipolerà tutto quello che potrà e ignorerà anche domande dirette, al fine di preservare la sua fantasia di essere la vittima.
Egli darà il via a conflitti e malintesi, per poi cercare di rigirarli a suo favore nel tentativo di attirare attenzione positiva per se stesso.
Vuole, in poche parole, essere come la sua vittima e quando sente che non ne è all'altezza il suo scopo diventa quello di affossare la sua vittima.
A volte questo significa semplicemente cercare di rovinare la reputazione della sua vittima attraverso la diffusione di menzogne e dicerie.
Altre volte questo significa per la vittima una denuncia con False Accuse di Stalking.
venerdì 21 settembre 2012
PETIZIONE RACCOLTA DI FIRME PER LA MODIFICA DELLA LEGGE SULLO STALKING art612bis PER IMPEDIRE LE FALSE ACCUSE DI STALKING
Articolo 50 - Costituzione Italiana
Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.
Parte la prima raccolta di firme per chiedere la modifica della legge sullo Stalking in modo da impedire che vengano agite False Accuse.
Per firmare la petizione:
1) clicca il link sottostante
2) inserisci i tuoi dati e la tua mail. L'email deve essere valida al fine di poter convalidare la tua firma, che altrimenti verrà annullata.
Puoi inoltre diffondere e condividere la petizione aiutando gli altri a venirne a conoscenza affinchè quante più persone possibile la firmino.
Se vuoi aggiungere qualcosa commenta o scrivici vifast.italia@gmail.com
FIRMA LA PETIZIONE:
"Il fenomeno delle false accuse di Stalking a fini strumentali è in continua crescita, ed è riconosciuto anche in ambito forense e da alcuni magistrati.
Le false accuse di stalking sono una forma di abuso gravissima e subdola.
Le false accuse di stalking SONO Stalking.
La legge sul 612bis così come è si presta a strumentalizzazioni da parte di persone che muovono false accuse e non garantisce i diritti dell'imputato vittima di false accuse, è quindi necessari cambiarla sia per tutelare le vere vittime di stalking alle quali vengono in questo modo sottratte delle risorse (lavoro delle forze dell'ordine, indagini ecc.) sia per dissuadere soggetti in malafede dall'agire azioni legali strumentali ed isolare i casi di false accuse.
La gente che viene condannata in tutti e tre i gradi di giudizio è costretta a ricorrere alla Corte Europea di Strasburgo dove l'Italia è gia stata sanzionata diverse volte per questo.
Anche il fenomeno della "False Victimization Syndrome" è riconosciuto all'estero e documentato da bibliografia e studi specifici.
Le false accuse di stalking SONO Stalking.
La legge sul 612bis così come è si presta a strumentalizzazioni da parte di persone che muovono false accuse e non garantisce i diritti dell'imputato vittima di false accuse, è quindi necessari cambiarla sia per tutelare le vere vittime di stalking alle quali vengono in questo modo sottratte delle risorse (lavoro delle forze dell'ordine, indagini ecc.) sia per dissuadere soggetti in malafede dall'agire azioni legali strumentali ed isolare i casi di false accuse.
La gente che viene condannata in tutti e tre i gradi di giudizio è costretta a ricorrere alla Corte Europea di Strasburgo dove l'Italia è gia stata sanzionata diverse volte per questo.
Anche il fenomeno della "False Victimization Syndrome" è riconosciuto all'estero e documentato da bibliografia e studi specifici.
Numerose persone fanno denunce con false accuse di stalking per i motivi più disparati: tra i più comuni vendette, richieste economiche di risarcimenti per ipotetici danni subiti, allontanamento dei figli dal genitore non affidatario nelle cause di separazione.
E' importante per tutta la collettività che questa legge venga rivista e modificata al più presto in modo che non possa più venire strumentalizzata per muovere false accuse perchè questa legge così come è è pericolosa per tutti.
Le denunce per le false accuse di stalking ed i processi che ne derivano , oltre a mettere nei guai e devastare con questa forma di abuso infamante emotivamente, psicologicamente ed economicamente persone innocenti, impegnano tempo e risorse che le forze dell'ordine potrebbero dedicare a indagare e perseguire i veri stalker e ad aiutare le vittime di vero stalking; non chè sono uno spreco di soldi pubblici della comunità.
E' importante per tutta la collettività che questa legge venga rivista e modificata al più presto in modo che non possa più venire strumentalizzata per muovere false accuse perchè questa legge così come è è pericolosa per tutti.
Le denunce per le false accuse di stalking ed i processi che ne derivano , oltre a mettere nei guai e devastare con questa forma di abuso infamante emotivamente, psicologicamente ed economicamente persone innocenti, impegnano tempo e risorse che le forze dell'ordine potrebbero dedicare a indagare e perseguire i veri stalker e ad aiutare le vittime di vero stalking; non chè sono uno spreco di soldi pubblici della comunità.
Le modifiche che sarebbero necessarie sono:
1) Obbligo dell'ammonimento. Molte persone vittime di false accuse sono state arrestate in attesa di giudizio.
2) Obbligo per chiunque presenti una denuncia per Stalking di sottoporsi a perizia psichiatrica. Ciò permetterà di appurare se il denunciante sia veramente "vittima" e che tipo di danni psicologici ed emotivi abbia veramente subito da parte del presunto stalker nel caso in cui il denunciante sia realmente una vittima di stalking; e di evidenziare eventuali disturbi psicotici della personalità e/o eventuali tentativi e forme di rendere dichiarazioni mendaci e strumentali se invece non lo è.
3) Possibilità per l'imputato di richiedere una perizia psichiatrica per chi lo accusa in qualsiasi momento del processo.
4) Obbligo per chi presenti una denuncia per Stalking di fornire PROVE OGGETTIVE di quello che dichiara. Allo stato attuale ci sono sentenze come la 42953/11 che affermano che, per l'irrogazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento all'abitazione della persona offesa, possono essere considerate sufficienti, ai fini della configurabilità dei gravi indizi di reità, anche SOLO LE INFORMAZIONI rese da quest'ultima.
Un altra sentenza, la 42953 del 21.11.2011 dice che:
La sussistenza dei gravi indizi si fonda sulle dichiarazioni della persona offesa che, come è noto, possono essere assunte, anche da sole, come prova della responsabilità della persona accusata, non necessitando le stesse di riscontri esterni.
In pratica chi fa una denuncia per stalking può DIRE QUALSIASI COSA e FARE QUALSIASI ACCUSA perchè basta la sua parola. E' facilmente intuibile che formulare false accuse di stalking contro chiunque sia facilissimo. In questo sta la pericolosità di questa legge: chiunque puo essere accusato di stalking con false accuse che non necessitano di essere provate.
5) Impossibilità per chi fa una denuncia per stalking di rimettere querela.
Secondo l'art 376 del codice penale ritrattare la denuncia annulla il reato di "Falsa testimonianza" e simili, ma non quello di calunnia.
Chi fa delle false accuse di stalking invece deve poter essere perseguito anche per FALSA TESTIMONIANZA"
IL FENOMENO DELLE FALSE ACCUSE DI STALKING E' IN AUMENTO. IL FENOMENO DELLO STALKING VERO E' IN AUMENTO A SUA VOLTA. LE VITTIME DI FALSE ACCUSE SI LAMENTANO, LE VITTIME DI STALKING SI LAMENTANO, MA QUESTA LEGGE CHE COSA HA COMBINATO????
STALKING: PERCHE' LA LEGGE ATTUALE E' INEFFICACE
Il fenomeno dello stalking è un problema grave e quotidiano: 1 italiano su 5 ne è vittima.
A poco o a nulla è valsa la legge del 2009 che introduce l’articolo 612-bis nel codice penale e che recita così: “« Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita ».
Purtroppo le cronache di questi mesi sono testimoni dell’inefficacia di tale legge, poichè per il substrato psicologico che sta alla base di tali atti persecutori, la coercizione può solo peggiorarne l’esito.
Infatti,ogni giorno c’è una donna che muore (l’86% delle vittime è donna) o viene gravemente ferita per mano del suo ex-marito, fidanzato, spasimante.
La domanda che devono farsi oggi i professionisti della salute mentale è “ Perché di stalking si continua a morire?”
La risposta sta, a mio avviso, nella possibilità di attivare veri e propri T.P.O (Trattamenti Psicologici-Psicoterapici Obbligatori) che prendano in carico lo stalker.
Una volta ho avuto modo, parlando con un Giudice, di avanzare questa mia idea e mi sono sentita rispondere che non si può agire in maniera coercitiva “perché non si può fare la radiografia ai pensieri della gente”. Insomma come a dire” Non è sicuro che l’ammazzerà!”

Purtroppo le percentuali dicono l’opposto : il 20% degli omicidi ha avuto come premessa un atteggiamento persecutorio sfociato in violenza fisica.
E’ molto probabile che se lo stalker venga costretto piuttosto che ad allontanarsi dalla vittima , ad avvicinarsi al proprio mondo interiore tramite un percorso riabilitativo, le idee fisse e le ossessioni man mano cessino.
A mio avviso è imprescindibile un recupero delle persone sotto il profilo psicologico, in quanto gran parte degli stalker presenta una struttura di personalità patologica, che impedisce di elaborare e superare un abbandono e di vedere l’altro come persona e non come mero oggetto del desiderio.
Con mia gradita sorpresa ho avuto modo di leggere un articolo dove si parlava di una sorta di esperimento condotto a Roma, dal 2007 dall’Osservatorio Nazionale Stalking in cui ad essere “recuperato” era proprio lo stalker. Il percorso gratuito ha permesso la risocializzazione del 40% degli stalker: un successo che fa auspicare in un futuro migliore, in cui la molestia e la violenza fisica ad opera di chi soffre psicologicamente in maniera profonda, sia solo una rara eccezione e non una squallida quotidianità.
Si sollecita l’apertura di centri d’ascolto per cosiddetti “presunti autori” anche in tutte le altre regioni d’Italia e permettere finalmente di estirpare lo stalking con la prevenzione e il recupero direttamente sullo stalker, l’origine della violenza.
Dott.ssa Laura Muscarella
(Fonte: psinfantile.com)
Il fenomeno dello stalking è un problema grave e quotidiano: 1 italiano su 5 ne è vittima.
A poco o a nulla è valsa la legge del 2009 che introduce l’articolo 612-bis nel codice penale e che recita così: “« Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita ».
Purtroppo le cronache di questi mesi sono testimoni dell’inefficacia di tale legge, poichè per il substrato psicologico che sta alla base di tali atti persecutori, la coercizione può solo peggiorarne l’esito.
Infatti,ogni giorno c’è una donna che muore (l’86% delle vittime è donna) o viene gravemente ferita per mano del suo ex-marito, fidanzato, spasimante.
La domanda che devono farsi oggi i professionisti della salute mentale è “ Perché di stalking si continua a morire?”
La risposta sta, a mio avviso, nella possibilità di attivare veri e propri T.P.O (Trattamenti Psicologici-Psicoterapici Obbligatori) che prendano in carico lo stalker.
Una volta ho avuto modo, parlando con un Giudice, di avanzare questa mia idea e mi sono sentita rispondere che non si può agire in maniera coercitiva “perché non si può fare la radiografia ai pensieri della gente”. Insomma come a dire” Non è sicuro che l’ammazzerà!”

Purtroppo le percentuali dicono l’opposto : il 20% degli omicidi ha avuto come premessa un atteggiamento persecutorio sfociato in violenza fisica.
E’ molto probabile che se lo stalker venga costretto piuttosto che ad allontanarsi dalla vittima , ad avvicinarsi al proprio mondo interiore tramite un percorso riabilitativo, le idee fisse e le ossessioni man mano cessino.
A mio avviso è imprescindibile un recupero delle persone sotto il profilo psicologico, in quanto gran parte degli stalker presenta una struttura di personalità patologica, che impedisce di elaborare e superare un abbandono e di vedere l’altro come persona e non come mero oggetto del desiderio.
Con mia gradita sorpresa ho avuto modo di leggere un articolo dove si parlava di una sorta di esperimento condotto a Roma, dal 2007 dall’Osservatorio Nazionale Stalking in cui ad essere “recuperato” era proprio lo stalker. Il percorso gratuito ha permesso la risocializzazione del 40% degli stalker: un successo che fa auspicare in un futuro migliore, in cui la molestia e la violenza fisica ad opera di chi soffre psicologicamente in maniera profonda, sia solo una rara eccezione e non una squallida quotidianità.
Si sollecita l’apertura di centri d’ascolto per cosiddetti “presunti autori” anche in tutte le altre regioni d’Italia e permettere finalmente di estirpare lo stalking con la prevenzione e il recupero direttamente sullo stalker, l’origine della violenza.
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UN ALTRA STORIA DI FALSE ACCUSE DI STALKING - La vittima si chiede se sia necessaria un azione mediatica per avere giustizia
Da quasi tre anni subisco un’azione di stalking “giudiziario”a causa di un’ex. L’evidente disegno criminoso, l’accusa di diffamazione, è stata preordinata ed architettata dal nucleo familiare della denunciante che voleva vendicarsi ,(così come aveva fatto con altro uomo, in precedenza, che nei due procedimenti penali è stato assolto!!.) , punendo il sottoscritto per aver interrotto la relazione clandestina.
La falsa testimonianza e la Calunnia sono provate e sono inconfutabili in relazione alle dichiarazioni rese all’udienza dalla parte offesa e teste in accordo con i propri congiunti.
Ha usato la querela in sede penale ben sapendo che un uomo difficilmente si possa difendere per determinati tipi di reato dimenticando però , la presunta parte offesa, per come sicuramente sarà successo anche in precedenza , di coordinare le testimonianze e di collocarle nel tempo e renderle credibile anche con qualche dichiarazioni di persona non compiacente.
Da evidenziare che la difesa dell’imputato(il sottoscritto) aveva prestato il consenso alla acquisizione di tutte le dichiarazione rese in sede di indagine con la possibilità di domande a chiarimento. Stranamente la difesa di parte civile si è opposta.
Infatti l’unica testimone esterna sentita in questo procedimento non solo ha escluso quanto sostenuto dalla parte offesa ma non ha collocato temporalmente l’episodio per come raccontato dalle parti interessate. Inoltre il racconto della sorella della querelante e diametralmente opposto alla querela ed alla testimonianza della sorella presunta parte offesa ed è diametralmente opposto alla formulazione della Procura che aveva acquisito le querele ed aveva sentito sul punto la parte offesa e la teste esterna ai fatti (teste dell’accusa!).
CREDO CHE QUESTO PROCESSO si concluderà a breve con la mia assoluzione (sono ancora fiducioso nella giustizia) ed, al contrario, una querela per calunnia e falsa testimonianza da me presentata andrà avanti per poi spero non cadere in prescrizione. Ma penso ad una frase, una minaccia, della donna che mi ha querelato :“non sai chi conosco io…Ti rovino”.
E ci sta riuscendo ! Basta pensare alla parcella dell’avvocato.
Qualcuno si chiederà : ma anche Lei paga l’avvocato?!
…Non lo so! Ricordo solo che (in tempi non sospetti) quando le consigliai di togliere la querela al suo ex (quel tizio poi assolto),anche perchè sarebbe andata incontro alle spese legali, la signora (eufemismo) mi disse: IL MIO AVVOCATO E’ un mio caro amico …!
Chi vuole intendere intenda!
Se non avessi avuto la possibilità di permettermi un’avvocato e non avessi avuto un carattere forte a quest’ora sarei stato ingiustamente “rovinato”.
Penso che la legge sullo stalking sia carente sulla voce”stalking giudiziario” e spero che il legislatore ponga una soluzione a breve termine.
O è necessaria un’azione mediatica come al solito per avere giustizia!?
(Fonte: stalking.it)
La falsa testimonianza e la Calunnia sono provate e sono inconfutabili in relazione alle dichiarazioni rese all’udienza dalla parte offesa e teste in accordo con i propri congiunti.
Ha usato la querela in sede penale ben sapendo che un uomo difficilmente si possa difendere per determinati tipi di reato dimenticando però , la presunta parte offesa, per come sicuramente sarà successo anche in precedenza , di coordinare le testimonianze e di collocarle nel tempo e renderle credibile anche con qualche dichiarazioni di persona non compiacente.
Da evidenziare che la difesa dell’imputato(il sottoscritto) aveva prestato il consenso alla acquisizione di tutte le dichiarazione rese in sede di indagine con la possibilità di domande a chiarimento. Stranamente la difesa di parte civile si è opposta.
Infatti l’unica testimone esterna sentita in questo procedimento non solo ha escluso quanto sostenuto dalla parte offesa ma non ha collocato temporalmente l’episodio per come raccontato dalle parti interessate. Inoltre il racconto della sorella della querelante e diametralmente opposto alla querela ed alla testimonianza della sorella presunta parte offesa ed è diametralmente opposto alla formulazione della Procura che aveva acquisito le querele ed aveva sentito sul punto la parte offesa e la teste esterna ai fatti (teste dell’accusa!).
CREDO CHE QUESTO PROCESSO si concluderà a breve con la mia assoluzione (sono ancora fiducioso nella giustizia) ed, al contrario, una querela per calunnia e falsa testimonianza da me presentata andrà avanti per poi spero non cadere in prescrizione. Ma penso ad una frase, una minaccia, della donna che mi ha querelato :“non sai chi conosco io…Ti rovino”.
E ci sta riuscendo ! Basta pensare alla parcella dell’avvocato.
Qualcuno si chiederà : ma anche Lei paga l’avvocato?!
…Non lo so! Ricordo solo che (in tempi non sospetti) quando le consigliai di togliere la querela al suo ex (quel tizio poi assolto),anche perchè sarebbe andata incontro alle spese legali, la signora (eufemismo) mi disse: IL MIO AVVOCATO E’ un mio caro amico …!
Chi vuole intendere intenda!
Se non avessi avuto la possibilità di permettermi un’avvocato e non avessi avuto un carattere forte a quest’ora sarei stato ingiustamente “rovinato”.
Penso che la legge sullo stalking sia carente sulla voce”stalking giudiziario” e spero che il legislatore ponga una soluzione a breve termine.
O è necessaria un’azione mediatica come al solito per avere giustizia!?
(Fonte: stalking.it)
CONSIGLI PER LE VITTIME DI FALSE ACCUSE
Se sei accusato ingiustamente
Gli errori da evitare*
Nell’immediato
Non pensare mai: “sono innocente e quindi non ho nulla da temere”. Quando una persona innocente riceve accuse false e assurde, spesso la sua reazione è di sottovalutare il problema, considerandolo un banale malinteso destinato a chiarirsi rapidamente. Gli innocenti si fidano del sistema giudiziario e spesso pensano di non aver bisogno di un avvocato. Invece, è importante che le accuse vengano prese sul serio fin da subito.
Non vergognarti. Se sei innocente non hai niente di cui vergognarti. Contatta subito amici e familiari e spiega loro cosa è successo: la gente tende a farsi un’opinione e a prendere posizione molto in fretta.
Non fare dichiarazioni alla polizia se non in presenza di un avvocato. In teoria la Costituzione riconosce il principio della presunzione di innocenza, secondo cui si deve essere considerati innocenti fino a prova definitiva della colpevolezza, ma nei casi di sospetti abusi all’infanzia, la polizia, gli inquirenti, i servizi sociali e i medici potranno, in buona fede, partire da una presunzione di colpevolezza. Se convinti della colpevolezza, durante gli interrogatori gli inquirenti potranno esercitare pressioni per spingere l’accusato (in evidente condizione di inferiorità, magari perché in custodia cautelare o spaventato) a confessare.
Cerca sostegno. Organizza una raccolta fondi, o trova qualcuno che lo possa fare per te.
Nella scelta di un avvocato
Non scegliere un avvocato dalle Pagine Gialle. La tentazione sarà di scegliere un avvocato locale con scarsa esperienza in questo tipo di cause. Questo è un errore da evitare ad ogni costo.
Scegli un avvocato con esperienza nel settore. Le cause di falsi abusi all’infanzia sono complesse, anche perché (per definizione) i fatti contestati non si sono verificati. Trova un avvocato con esperienza specialistica e che abbia credenziali di diligenza, integrità e successo.
Se non puoi affidarti al miglior avvocato, ma devi avvalerti di qualcuno senza esperienza in queste cause, insisti perché il tuo avvocato si consulti con un esperto. Se rifiuta di farlo, cambia avvocato. Se devi usare un avvocato d’ufficio, cercane uno che sia pronto ad ascoltare le tue domande e rispondere alle tue telefonate. Spesso gli avvocati d’ufficio sono malpagati e sovraccarichi di lavoro, ma molti lavorano con coscienza e competenza.
Segui il caso. Come in qualsiasi altra causa legale, è necessario che tu partecipi alla tua difesa. Tieni appunti su tutto ciò che ti accade. Conserva un archivio con tutti i documenti ufficiali e una cronologia precisa del caso.
Informati. Leggi tutto quello che trovi sull’argomento. Per cominciare consulta le fontiindicate in questo sito e il centro di documentazione www.falsiabusi.it . Se il tuo avvocato non conosce il lavoro di avvocati famosi e l’ampia letteratura scientifica riguardante il tema del corretto ascolto dei minori, insisti perché si informi.
Nel lungo termine
Assicurati di ricevere tutta la documentazione legale. Registra tutto. Le memorie e testimonianze dei bambini possono risultare contaminate da interrogatori prolungati e induttivi che si basano su una presunzione di colpevolezza. È quindi fondamentale che il tuo avvocato richieda la tempestiva trasmissione di tutte le trascrizioni e/o registrazioni delle audizioni dei bambini, che dovrebbero essere video o fono registrate in ottemperanza alle raccomandazioni della Carta di Noto . Molte persone sono riuscite a veder riconosciuta la propria innocenza quando il giudice ha visto la registrazione delle audizioni e si è accorto che le accuse erano state estratte dalla bocca di bambini con domande induttive.
Utilizza dei periti di parte. Un esperto è in grado di individuare i casi di coercizione o suggestione. Anche se il tuo avvocato crede di poter sostenere il caso senza usare dei periti di parte, insisti perché convochi degli esperti in grado di valutare le tecniche utilizzate negli interrogatori o illustrare i problemi di suggestionabilità o distorsione della memoria.
Proteggi la tua relazione con i tuoi figli
Il Tribunale dei Minori potrà ordinare che i tuoi figli ti vengano tolti o proibirti di avere contatti con loro. Né tu né il tuo avvocato avete il potere di opporvi. Tale Tribunale ha poteri molto ampi e spesso non prevede il contraddittorio. Potete però provare a contestare la loro collocazione, che deve essere protetta ma anche neutra. Questo è un punto importante. Se il genitore affidatario ti considera colpevole potrà trasmettere ai tuoi figli la sua convinzione sulla tua colpevolezza.
Copertura mediatica
Valuta i pro e i contro. I media sono imprevedibili e potrebbero aiutarti o danneggiarti. A volte sarà meglio – per il bene della tua famiglia e del caso – evitare la pubblicità. Se necessario, tuttavia, sarà utile controbattere colpo su colpo a eventuali accuse o indizi pubblicati a mezzo stampa e tenere costantemente informati i giornalisti interessati sulle evoluzioni del caso e sulle controdeduzioni della difesa (sempre però con l’accordo dei propri legali).
Non lasciarti andare
Quando si è ingiustamente accusati è facile cadere in depressione e lasciarsi andare. Fai il possibile per preservare la tua salute e il buon umore. Cerca il sostegno e conforto di persone che hanno avuto un’esperienza simile alla tua e dei tuoi cari. Se pensi che possiamo aiutarti, contattaci.
RECENTE SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHE RIBADISCE COME BASTINO ANCHE SOLO DUE (2) TENTATIVI DI CONTATTO A CONFIGURARE LO STALKING. QUESTA LEGGE E' ASSURDA E PERICOLOSA PER TUTTI.
Per la Cassazione (quinta sezione penale) si “configura il reato di stalking anche se le molestie avvegono tramite ripetuti contatti telefonici”.
I Giudici di Piazza Cavour, con sentenza n. 14997 del 18 aprile 2012, hanno respinto il ricorso presentato da un 45enne piemontese che era stato condannato dalla Corte d’Appello di Torino per i reati di maltrattamento e di atti persecutori nei confronti della moglie.
La difesa dell’uomo lamentava in particolare che nella sentenza di condanna non si fosse tenuto conto dell’incapacità di intendere e di volere dell’uomo dovuto all’abuso di alcol ma con la citata sentenza la Corte ha tolto ogni dubbio stabilendo che “non è rilevante ai fini dell’esclusione o dell’attenuazione della colpevolezza il fatto che il molestatore telefonico fosse ubriaco”
Altro significativo aspetto analizzato dagli ermellini in questa sentenza riguarda la durata della molestia ai fini della configurabilità del reato e dunque della punibilità del reo, a tal proposito la Corte, ha chiarito che “il reato di cui all’art. 612 bis c.p. non richiede una particolare durata temporale delle condotte, essendo sufficiente la mera reiterazione delle stesse, ravvisabile anche nella commissione di due episodi di minaccia o molestia".
Altro significativo aspetto analizzato dagli ermellini in questa sentenza riguarda la durata della molestia ai fini della configurabilità del reato e dunque della punibilità del reo, a tal proposito la Corte, ha chiarito che “il reato di cui all’art. 612 bis c.p. non richiede una particolare durata temporale delle condotte, essendo sufficiente la mera reiterazione delle stesse, ravvisabile anche nella commissione di due episodi di minaccia o molestia".
Quindi se litigate con qualcuno non chiamatelo o cercatelo DUE VOLTE per chiedere delle normali ed umane spiegazioni o chiarimenti, perchè per la legge è STALKING.
L'articolo 612bis permette inoltre una forma di Violenza sulle Donne LEGALIZZATA!
L'articolo 612bis permette inoltre una forma di Violenza sulle Donne LEGALIZZATA!
E' molto importante sostenere e firmare la petizione per la modifica della legge sullo Stalking che si trova qui:
http://www.avaaz.org/it/petition/Modifica_della_legge_sullo_Stalking_612bis_per_IMPEDIRE_IL_FENOMENO_DELLE_FALSE_ACCUSE_DI_STALKING_1
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